Zenone e i paradossi che difendono Parmenide
Zenone, il fedele allievo di Parmenide, diventa famoso per i suoi paradossi geniali che dimostrano l'assurdità del movimento e della molteplicità. Usa la tecnica della "riduzione all'assurdo": parte dalle tesi avversarie e ne dimostra le contraddizioni logiche.
Contro la pluralità, Zenone dimostra che se esistono molte cose, queste dovrebbero essere contemporaneamente finite (non possono essere di più) e infinite (nello spazio tra due oggetti ci sarebbero infiniti altri oggetti). Assurdo, no?
I suoi quattro paradossi sul movimento sono ancora più brillanti. Il più famoso è Achille e la tartaruga: se la tartaruga parte in vantaggio, Achille non la raggiungerà mai perché dovrà sempre recuperare la posizione precedente della tartaruga, che nel frattempo sarà avanzata. Matematicamente sembra logico, praticamente sappiamo che è sbagliato!
Il paradosso della freccia è altrettanto geniale: ogni freccia in volo occupa sempre uno spazio preciso pari alla sua lunghezza, quindi in realtà è ferma in ogni singolo istante.
💡 Sfida: Questi paradossi non sono solo curiosità antiche - ancora oggi matematici e fisici li studiano per capire meglio spazio, tempo e movimento!