Parmenide e la Filosofia dell'Essere
Immagina di dover spiegare cosa significa "esistere" - Parmenide ci ha provato 2500 anni fa e le sue idee sono ancora fondamentali oggi! Questo filosofo greco, vissuto tra il 550 e il 450 a.C. nella colonia di Elea (in Campania), ha fondato la filosofia eleatica.
La grande novità di Parmenide è aver superato la ricerca dei filosofi ionici. Mentre loro cercavano il principio fisico delle cose (acqua, aria, fuoco), lui punta direttamente a un essere unico, eterno e immutabile. È come passare dal chiedersi "di cosa sono fatte le cose?" al chiedersi "cosa significa esistere davvero?".
Nel suo poema "Sulla natura", Parmenide introduce il famoso principio di non contraddizione: "A uguale ad A e A diverso da non A". In parole semplici: una cosa è quello che è, e non può essere e non essere allo stesso tempo. Sembra ovvio, ma questo principio è alla base di tutta la logica occidentale!
Da questo principio deriva che l'essere è e non può non essere, mentre il non essere non è e non può nemmeno essere pensato. Parmenide diventa così il padre dell'ontologia dalgreco"onto"=esseree"logia"=studio, cioè lo studio dell'essere in quanto tale.
💡 Ricorda: Il principio di non contraddizione di Parmenide è ancora oggi alla base di matematica, logica e scienza!
Secondo Parmenide, di fronte all'uomo si aprono due strade fondamentali: l'aletheia (il sentiero della verità basato sulla ragione) e la doxa (il sentiero dell'opinione basato sui sensi). La prima ci porta alla conoscenza certa come2+2=4, la seconda alle apparenze ingannevoli del mondo sensibile.