I paradossi di Zenone
Zenone difende il maestro Parmenide con paradossi geniali che dimostrano l'impossibilità del movimento. Usa il ragionamento per assurdo portato alla perfezione.
Il paradosso della dicotomia: per andare da A a B devi prima percorrere metà strada, ma prima ancora metà di quella metà, e così via all'infinito. Risultato? Non partiresti mai!
Il paradosso di Achille e la tartaruga: anche dando un vantaggio alla tartaruga, Achille non la raggiungerebbe mai. Quando arriva al punto di partenza della tartaruga, questa è già avanzata. E così via all'infinito.
Il paradosso della freccia: una freccia in volo è ferma in ogni singolo istante del suo percorso. Se è ferma in ogni istante, come può muoversi? Il movimento è solo un'illusione dei nostri sensi.
Questi paradossi sembrano assurdi, ma nascondono problemi matematici e filosofici profondi che verranno risolti solo millenni dopo. Zenone ci dimostra che quello che sembra ovvio (il movimento) in realtà è pieno di contraddizioni logiche.
💡 Il punto: I paradossi di Zenone non sono giochi di parole, ma sfide serie alla nostra comprensione della realtà.