Le Origini della Filosofia Eleatica: Parmenide e il Concetto dell'Essere
La storia della filosofia antica trova uno dei suoi momenti più significativi nella figura di Parmenide e nella scuola eleatica. Originario di Elea, in Campania, Parmenide sviluppa una filosofia rivoluzionaria che si distingue nettamente dal pensiero dei suoi predecessori, in particolare da Eraclito. La sua visione filosofica si basa su un'analisi rigorosa della realtà attraverso il logos (la ragione), rifiutando la conoscenza basata sui sensi, considerata ingannevole e soggettiva.
Definizione: L'ontologia, introdotta da Parmenide, è la branca della filosofia che studia l'Essere in quanto tale e le sue manifestazioni. Questo costituisce il fondamento per lo sviluppo successivo della metafisica.
Parmenide elabora una visione della realtà completamente statica e immutabile, in netta contrapposizione al divenire di Eraclito. Il suo celebre principio "L'essere è e non può non essere" stabilisce le basi del pensiero logico occidentale. Questa concezione filosofica si sviluppa in un contesto aristocratico, simile a quello della scuola pitagorica, con una visione elitaria della conoscenza.
La filosofia teoretica di Parmenide introduce un livello di astrazione logica senza precedenti nei primi filosofi della storia. L'Essere parmenideo viene descritto come ingenerato, eterno e immutabile, contenente in sé tutte le possibilità del reale. Questa concezione influenzerà profondamente lo sviluppo del pensiero filosofico successivo.