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258

29 nov 2025

13 pagine

Hegel: La sua filosofia spiegata semplicemente

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Marty

@marty_bcnf

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Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
di teologia all'università di Tubinga, dove strinse amicizia c

Vita e scritti di Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel nacque a Stoccarda il 27 agosto 1770. Durante i suoi studi all'università di Tubinga, strinse amicizia con Schelling e Hölderlin, mostrando grande entusiasmo per la Rivoluzione francese e ammirazione per Napoleone, che considerava un'immagine di perfezione.

Inizialmente lavorò come precettore, periodo in cui scrisse i suoi primi testi teologici come "La vita di Gesù" e "La positività della religione cristiana". Nel 1805 divenne professore a Jena e successivamente fu chiamato all'università di Berlino, dove rimase fino alla morte avvenuta il 14 novembre 1831.

Da ricordare! Hegel studiò profondamente le opere di Kant, Spinoza e Rousseau, ma sviluppò un pensiero originale che ebbe un'influenza determinante sulla filosofia successiva.

Le sue opere principali mostrano un'evoluzione da temi religioso-politici a quelli storico-politici. La "Fenomenologia dello spirito" (1807) segna il distacco dalla filosofia romantica di Schelling, mentre "l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio" rappresenta la formulazione più completa del suo sistema. Importante anche i "Lineamenti di filosofia del diritto" (1821), fondamentali per comprendere la sua visione politica.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
di teologia all'università di Tubinga, dove strinse amicizia c

I capisaldi del sistema hegeliano

La filosofia di Hegel cerca di spiegare la realtà in termini oggettivi e razionali, sostituendo l'approccio esclusivo ("aut aut") con un approccio inclusivo ("et et"). Il suo sistema si basa su alcuni concetti fondamentali:

Per Hegel, finito e infinito coincidono: la realtà (l'Assoluto) non è un insieme di sostanze autonome, ma un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è manifestazione. Possiamo parlare di un "monismo panteistico" in cui il mondo finito è espressione dell'infinito. A differenza di Spinoza, per Hegel l'Assoluto non è statico ma dinamico, sempre in divenire.

La struttura del suo sistema segue un movimento dialettico di tre momenti:

  • Tesi: l'idea in sé, dove lottano i concetti di finito e infinito
  • Antitesi: l'idea fuori di sé in natura, in cui avviene l'autocoscienza
  • Sintesi: l'idea che torna in sé dopo aver subito le influenze del mondo esterno

Attenzione! Questo processo non è mai statico: l'idea che ritorna a sé nella sintesi non è identica a quella iniziale, poiché arricchita dalle esperienze del confronto con il mondo.

La concezione hegeliana supera il dualismo kantiano negando il "noumeno" (la cosa in sé) e affermando che il finito è manifestazione necessaria dell'infinito in un processo dinamico e razionale.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
di teologia all'università di Tubinga, dove strinse amicizia c

Ragione e realtà

Nel sistema hegeliano, il soggetto spirituale infinito viene chiamato Idea o Ragione, esprimendo la fondamentale identità tra pensiero ed essere. Questa concezione è sintetizzata nella celebre affermazione:

"Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale"

Con questa formula Hegel afferma che la razionalità è la forma stessa di ciò che esiste, mentre la realtà coincide con il mondo circostante. Egli crea così un rapporto stretto tra realtà (essere ciò che è) e razionalità (dover essere), distaccandosi dal romanticismo e riportando l'ordine tramite il concetto di razionale.

La filosofia, secondo Hegel, ha il compito di comprendere ciò che è, ovvero l'essere che è pienamente ragione. Il filosofo tedesco paragona la filosofia alla nottola di Minerva che inizia il suo volo al crepuscolo: essa non può guidare la realtà, ma può comprenderla solo quando questa si è già realizzata.

Riflessione importante: Contrariamente alle accuse di "giustificazionismo" rivolte a Hegel, il suo obiettivo non è giustificare tutto, ma eliminare le forme di conoscenza accidentali e immediate legate ai sensi, privilegiando la comprensione razionale della realtà.

Hegel vuole dimostrare che la realtà ha una struttura razionale accessibile al pensiero filosofico, superando le conoscenze sensoriali immediate che considera inadeguate a cogliere l'essenza del reale.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
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Le partizioni della filosofia

Il sistema hegeliano si articola seguendo i tre gradi dell'Assoluto, che corrispondono ai momenti del processo dialettico:

TESI: l'idea in sé e per sé (idea pura) ANTITESI: la natura (l'idea fuori di sé) SINTESI: lo spirito (l'idea che torna in sé arricchita)

Questi tre momenti strutturali dell'Assoluto si riflettono nelle tre sezioni in cui Hegel divide il sapere filosofico:

  1. La LOGICA: studia l'idea in sé e per sé
  2. La FILOSOFIA DELLA NATURA: esamina l'idea fuori da sé
  3. La FILOSOFIA DELLO SPIRITO: analizza l'idea che ritorna in sé

Applicazione pratica: Questo schema triadico viene ripreso anche in altri ambiti, come la pedagogia, dove Hegel individua famiglia (tesi), società (antitesi) e stato (sintesi) come momenti del percorso formativo dell'individuo.

L'obiettivo fondamentale di Hegel è giustificare la realtà in termini logico-razionali, mostrando come ogni aspetto dell'esistente faccia parte di un sistema coerente e necessario. Nello spirito assoluto, le diverse idee particolari convergono nel reale e poi passano al razionale, perdendo la loro importanza individuale all'interno della collettività.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
di teologia all'università di Tubinga, dove strinse amicizia c

La dialettica

Per Hegel, l'Assoluto è in costante divenire, governato da una legge fondamentale: la dialettica. Questa è sia una legge ontologica di sviluppo della realtà, sia una legge logica di comprensione della stessa.

Il movimento dialettico si articola in tre momenti o aspetti del pensiero:

  1. Momento astratto o intellettuale È il grado più basso della ragione, dove il pensiero si ferma a determinazioni rigide e statiche della realtà. L'idea è considerata immobile e separata dalle altre, seguendo i principi di identità e non contraddizione.

  2. Momento dialettico o negativo-razionale Le idee pure vengono messe in movimento, relazionandosi e "lottando" con altre idee. La staticità lascia posto al dinamismo, superando il principio di identità e mettendo in rapporto tesi differenti.

  3. Momento speculativo o positivo-razionale Si coglie l'unità delle idee diverse, accogliendo le opposizioni in un processo di unificazione. È la vera sintesi che conserva e supera i momenti precedenti.

Memorizza questo concetto! La dialettica hegeliana non elimina mai completamente ciò che supera, ma lo conserva trasformato nella sintesi. Questo è il significato del termine tedesco "Aufhebung" (superamento che conserva).

La dialettica rappresenta la crisi del finito e la sua necessaria risoluzione nell'infinito. È positiva perché concilia le opposizioni e pacifica i conflitti, in un processo che ha come punto di arrivo l'Assoluto.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
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La dialettica come Aufhebung

Nella sintesi hegeliana avviene una riaffermazione potenziata dell'affermazione iniziale, arricchita dall'esperienza della negazione intermedia. Hegel chiama questo processo Aufhebung, termine che esprime sia il superamento che la conservazione.

La dialettica hegeliana presenta alcune caratteristiche fondamentali:

  • Rappresenta la crisi del finito e la sua risoluzione necessaria nell'infinito
  • Ha carattere positivo perché concilia le opposizioni (il negativo è solo un passaggio verso il positivo)
  • È una dialettica a sintesi finale chiusa, con un preciso punto di arrivo
  • Include la contraddizione come elemento essenziale del processo (nella "Fenomenologia dello spirito" è chiamata "travaglio del negativo")

Contraddizione fertile: Per Hegel, la contraddizione non è un errore logico da evitare, ma una componente necessaria della realtà e del pensiero. È proprio attraverso la contraddizione che l'Assoluto progredisce verso la piena consapevolezza di sé.

L'Aufhebung è un concetto cruciale per comprendere come il sistema hegeliano eviti di cadere in un semplice relativismo: ogni momento del processo dialettico viene sia abolito che conservato, contribuendo alla progressiva autorealizzazione dell'Assoluto.

Hegel
VITA
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La fenomenologia dello spirito

Nella sua filosofia, Hegel utilizza due prospettive complementari:

  1. Prospettiva diacronica o fenomenologica: considera il "viaggio" percorso dallo spirito attraverso la coscienza umana per giungere a comprendere sé stesso come Assoluto (utilizzata nella "Fenomenologia dello spirito")

  2. Prospettiva sincronica: esamina l'eterna presenza nel reale dei tre momenti del Logos, Natura e Spirito, delineando il "sistema" dell'Assoluto (utilizzata nell'"Enciclopedia delle scienze filosofiche")

Nella "Fenomenologia dello spirito", Hegel racconta il processo attraverso il quale lo spirito giunge alla conoscenza di sé stesso, utilizzando diverse figure. Questo testo spiega come la coscienza esca dalla sua individualità, raggiunga l'universalità e si riconosca come ragione che è realtà.

Da ricordare! Durante questo percorso può emergere la "coscienza infelice", che non riesce a giungere a una sintesi e rimane scissa in opposizioni e in lotta con altre coscienze.

La "Fenomenologia" ha uno scopo introduttivo e pedagogico, e si divide in due parti:

  • La prima comprende i tre momenti: coscienza (tesi), autocoscienza (antitesi) e ragione (sintesi)
  • La seconda parte include le sezioni dello spirito, della religione e del sapere assoluto
Hegel
VITA
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La coscienza

La coscienza per Hegel è intesa come ciò che si rapporta a un oggetto, percepito come "esterno" o "altro". Si articola in tre momenti fondamentali:

  1. La certezza sensibile A prima vista sembra la forma di conoscenza più ricca e sicura, ma in realtà è la più povera e indeterminata. Legata alle impressioni sensoriali, rappresenta un sapere immediato che Hegel critica profondamente.

  2. La percezione Segna il passaggio da un sapere immediato a un sapere mediato. Esplicita la distinzione tra soggetto (che percepisce) e oggetto (che viene percepito). Quando osserviamo un oggetto, gli attribuiamo diverse proprietà che vengono unificate dalla nostra coscienza.

  3. L'intelletto Consiste nella facoltà di cogliere gli oggetti non in base alle loro qualità sensibili ma come fenomeni, risultati di forze che agiscono secondo leggi determinate. Riprende il concetto kantiano secondo cui la vera essenza dell'oggetto non si può cogliere mediante l'intelletto.

Passaggio chiave: Quando la coscienza comprende i limiti dell'intelletto nella conoscenza dell'oggetto, si trasforma in autocoscienza, spostando l'attenzione dall'oggetto al soggetto stesso.

Questo percorso mostra come le forme di conoscenza basate sulla semplice osservazione della realtà esterna siano insufficienti, portando necessariamente a un approfondimento verso l'autocoscienza.

Hegel
VITA
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L'autocoscienza

Nell'autocoscienza, l'attenzione si sposta dall'oggetto al soggetto, analizzato nei rapporti con gli altri. Secondo Hegel, l'uomo è autocoscienza solo se viene riconosciuto da altre autocoscienze: "L'autocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in un'altra autocoscienza."

Un momento cruciale di questo processo è la dialettica tra servitù e signoria:

Nel conflitto tra autocoscienze, una si afferma come signore (colui che nella lotta ha rischiato la propria vita per affermare la propria indipendenza) e l'altra come servo (colui che ha preferito la schiavitù alla morte).

Tuttavia, Hegel osserva un paradosso: il signore diventa progressivamente dipendente dal lavoro del servo, mentre il servo, attraverso il lavoro, acquisisce indipendenza. Questo porta a un rovesciamento dei ruoli.

Punto fondamentale: Il servo trova la propria libertà attraverso il lavoro, che assume un valore formativo e liberatorio.

Il processo di acquisizione di indipendenza da parte del servo avviene in tre momenti:

  • La paura della morte (definita "signora assoluta")
  • Il servizio, con cui la coscienza si autodisciplina
  • Il lavoro, con cui imprime una forma agli oggetti, creando un'opera che riflette la sua indipendenza

I marxisti hanno visto in questa dialettica un'anticipazione dell'importanza del lavoro e delle condizioni per la liberazione, sebbene per Hegel il percorso non culmini in una rivoluzione sociale ma nella consapevolezza dell'indipendenza spirituale.

Hegel
VITA
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Stoicismo, scetticismo e coscienza infelice

Nel percorso dell'autocoscienza, Hegel individua altre tappe fondamentali:

Lo stoicismo celebra l'autosufficienza e la libertà del saggio rispetto a ciò che lo circonda. Tuttavia, offre solo un'astratta libertà interiore, poiché le passioni continuano a esistere e a influenzare l'individuo.

Lo scetticismo mette in discussione tutto, affermando che nulla è reale. Hegel nota però che lo scettico si contraddice: dichiara che tutto è irreale ma pretende che le sue stesse affermazioni siano vere e reali.

La coscienza infelice rappresenta la lacerazione prodotta dalla contrapposizione tra finito e infinito, tra uomo e Dio. Si manifesta in tre forme principali:

  1. Nell'ebraismo: Dio è trascendente, lontano e inaccessibile
  2. Nel cristianesimo medievale: Dio si è incarnato ma rimane irraggiungibile
  3. Nella devozione cristiana che si esprime attraverso:
    • La devozione spirituale
    • Il lavoro come dono di Dio
    • La mortificazione di sé, con la negazione dell'io a favore di Dio

Svolta decisiva: Quando la coscienza cerca disperatamente di raggiungere Dio, comprende infine che essa stessa è parte dell'Assoluto, superando così la propria infelicità.

Questa tappa segna il passaggio dall'autocoscienza alla ragione, quando l'individuo riconosce la propria partecipazione all'universale.



Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

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4.9/5

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4.8/5

Google Play

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Greenlight Bonnie

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Aurora

utente Android

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Martina

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Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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Stefano S

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Samantha Klich

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Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

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Anastasia

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Francesca

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moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

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Filosofia

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29 nov 2025

13 pagine

Hegel: La sua filosofia spiegata semplicemente

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Vita e scritti di Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel nacque a Stoccarda il 27 agosto 1770. Durante i suoi studi all'università di Tubinga, strinse amicizia con Schelling e Hölderlin, mostrando grande entusiasmo per la Rivoluzione francese e ammirazione per Napoleone, che considerava un'immagine di perfezione.

Inizialmente lavorò come precettore, periodo in cui scrisse i suoi primi testi teologici come "La vita di Gesù" e "La positività della religione cristiana". Nel 1805 divenne professore a Jena e successivamente fu chiamato all'università di Berlino, dove rimase fino alla morte avvenuta il 14 novembre 1831.

Da ricordare! Hegel studiò profondamente le opere di Kant, Spinoza e Rousseau, ma sviluppò un pensiero originale che ebbe un'influenza determinante sulla filosofia successiva.

Le sue opere principali mostrano un'evoluzione da temi religioso-politici a quelli storico-politici. La "Fenomenologia dello spirito" (1807) segna il distacco dalla filosofia romantica di Schelling, mentre "l'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio" rappresenta la formulazione più completa del suo sistema. Importante anche i "Lineamenti di filosofia del diritto" (1821), fondamentali per comprendere la sua visione politica.

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Per Hegel, finito e infinito coincidono: la realtà (l'Assoluto) non è un insieme di sostanze autonome, ma un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è manifestazione. Possiamo parlare di un "monismo panteistico" in cui il mondo finito è espressione dell'infinito. A differenza di Spinoza, per Hegel l'Assoluto non è statico ma dinamico, sempre in divenire.

La struttura del suo sistema segue un movimento dialettico di tre momenti:

  • Tesi: l'idea in sé, dove lottano i concetti di finito e infinito
  • Antitesi: l'idea fuori di sé in natura, in cui avviene l'autocoscienza
  • Sintesi: l'idea che torna in sé dopo aver subito le influenze del mondo esterno

Attenzione! Questo processo non è mai statico: l'idea che ritorna a sé nella sintesi non è identica a quella iniziale, poiché arricchita dalle esperienze del confronto con il mondo.

La concezione hegeliana supera il dualismo kantiano negando il "noumeno" (la cosa in sé) e affermando che il finito è manifestazione necessaria dell'infinito in un processo dinamico e razionale.

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Ragione e realtà

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"Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale"

Con questa formula Hegel afferma che la razionalità è la forma stessa di ciò che esiste, mentre la realtà coincide con il mondo circostante. Egli crea così un rapporto stretto tra realtà (essere ciò che è) e razionalità (dover essere), distaccandosi dal romanticismo e riportando l'ordine tramite il concetto di razionale.

La filosofia, secondo Hegel, ha il compito di comprendere ciò che è, ovvero l'essere che è pienamente ragione. Il filosofo tedesco paragona la filosofia alla nottola di Minerva che inizia il suo volo al crepuscolo: essa non può guidare la realtà, ma può comprenderla solo quando questa si è già realizzata.

Riflessione importante: Contrariamente alle accuse di "giustificazionismo" rivolte a Hegel, il suo obiettivo non è giustificare tutto, ma eliminare le forme di conoscenza accidentali e immediate legate ai sensi, privilegiando la comprensione razionale della realtà.

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Le partizioni della filosofia

Il sistema hegeliano si articola seguendo i tre gradi dell'Assoluto, che corrispondono ai momenti del processo dialettico:

TESI: l'idea in sé e per sé (idea pura) ANTITESI: la natura (l'idea fuori di sé) SINTESI: lo spirito (l'idea che torna in sé arricchita)

Questi tre momenti strutturali dell'Assoluto si riflettono nelle tre sezioni in cui Hegel divide il sapere filosofico:

  1. La LOGICA: studia l'idea in sé e per sé
  2. La FILOSOFIA DELLA NATURA: esamina l'idea fuori da sé
  3. La FILOSOFIA DELLO SPIRITO: analizza l'idea che ritorna in sé

Applicazione pratica: Questo schema triadico viene ripreso anche in altri ambiti, come la pedagogia, dove Hegel individua famiglia (tesi), società (antitesi) e stato (sintesi) come momenti del percorso formativo dell'individuo.

L'obiettivo fondamentale di Hegel è giustificare la realtà in termini logico-razionali, mostrando come ogni aspetto dell'esistente faccia parte di un sistema coerente e necessario. Nello spirito assoluto, le diverse idee particolari convergono nel reale e poi passano al razionale, perdendo la loro importanza individuale all'interno della collettività.

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La dialettica

Per Hegel, l'Assoluto è in costante divenire, governato da una legge fondamentale: la dialettica. Questa è sia una legge ontologica di sviluppo della realtà, sia una legge logica di comprensione della stessa.

Il movimento dialettico si articola in tre momenti o aspetti del pensiero:

  1. Momento astratto o intellettuale È il grado più basso della ragione, dove il pensiero si ferma a determinazioni rigide e statiche della realtà. L'idea è considerata immobile e separata dalle altre, seguendo i principi di identità e non contraddizione.

  2. Momento dialettico o negativo-razionale Le idee pure vengono messe in movimento, relazionandosi e "lottando" con altre idee. La staticità lascia posto al dinamismo, superando il principio di identità e mettendo in rapporto tesi differenti.

  3. Momento speculativo o positivo-razionale Si coglie l'unità delle idee diverse, accogliendo le opposizioni in un processo di unificazione. È la vera sintesi che conserva e supera i momenti precedenti.

Memorizza questo concetto! La dialettica hegeliana non elimina mai completamente ciò che supera, ma lo conserva trasformato nella sintesi. Questo è il significato del termine tedesco "Aufhebung" (superamento che conserva).

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Nella sintesi hegeliana avviene una riaffermazione potenziata dell'affermazione iniziale, arricchita dall'esperienza della negazione intermedia. Hegel chiama questo processo Aufhebung, termine che esprime sia il superamento che la conservazione.

La dialettica hegeliana presenta alcune caratteristiche fondamentali:

  • Rappresenta la crisi del finito e la sua risoluzione necessaria nell'infinito
  • Ha carattere positivo perché concilia le opposizioni (il negativo è solo un passaggio verso il positivo)
  • È una dialettica a sintesi finale chiusa, con un preciso punto di arrivo
  • Include la contraddizione come elemento essenziale del processo (nella "Fenomenologia dello spirito" è chiamata "travaglio del negativo")

Contraddizione fertile: Per Hegel, la contraddizione non è un errore logico da evitare, ma una componente necessaria della realtà e del pensiero. È proprio attraverso la contraddizione che l'Assoluto progredisce verso la piena consapevolezza di sé.

L'Aufhebung è un concetto cruciale per comprendere come il sistema hegeliano eviti di cadere in un semplice relativismo: ogni momento del processo dialettico viene sia abolito che conservato, contribuendo alla progressiva autorealizzazione dell'Assoluto.

Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
di teologia all'università di Tubinga, dove strinse amicizia c

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La fenomenologia dello spirito

Nella sua filosofia, Hegel utilizza due prospettive complementari:

  1. Prospettiva diacronica o fenomenologica: considera il "viaggio" percorso dallo spirito attraverso la coscienza umana per giungere a comprendere sé stesso come Assoluto (utilizzata nella "Fenomenologia dello spirito")

  2. Prospettiva sincronica: esamina l'eterna presenza nel reale dei tre momenti del Logos, Natura e Spirito, delineando il "sistema" dell'Assoluto (utilizzata nell'"Enciclopedia delle scienze filosofiche")

Nella "Fenomenologia dello spirito", Hegel racconta il processo attraverso il quale lo spirito giunge alla conoscenza di sé stesso, utilizzando diverse figure. Questo testo spiega come la coscienza esca dalla sua individualità, raggiunga l'universalità e si riconosca come ragione che è realtà.

Da ricordare! Durante questo percorso può emergere la "coscienza infelice", che non riesce a giungere a una sintesi e rimane scissa in opposizioni e in lotta con altre coscienze.

La "Fenomenologia" ha uno scopo introduttivo e pedagogico, e si divide in due parti:

  • La prima comprende i tre momenti: coscienza (tesi), autocoscienza (antitesi) e ragione (sintesi)
  • La seconda parte include le sezioni dello spirito, della religione e del sapere assoluto
Hegel
VITA
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda. Seguì i corsi di filosofia e
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La coscienza

La coscienza per Hegel è intesa come ciò che si rapporta a un oggetto, percepito come "esterno" o "altro". Si articola in tre momenti fondamentali:

  1. La certezza sensibile A prima vista sembra la forma di conoscenza più ricca e sicura, ma in realtà è la più povera e indeterminata. Legata alle impressioni sensoriali, rappresenta un sapere immediato che Hegel critica profondamente.

  2. La percezione Segna il passaggio da un sapere immediato a un sapere mediato. Esplicita la distinzione tra soggetto (che percepisce) e oggetto (che viene percepito). Quando osserviamo un oggetto, gli attribuiamo diverse proprietà che vengono unificate dalla nostra coscienza.

  3. L'intelletto Consiste nella facoltà di cogliere gli oggetti non in base alle loro qualità sensibili ma come fenomeni, risultati di forze che agiscono secondo leggi determinate. Riprende il concetto kantiano secondo cui la vera essenza dell'oggetto non si può cogliere mediante l'intelletto.

Passaggio chiave: Quando la coscienza comprende i limiti dell'intelletto nella conoscenza dell'oggetto, si trasforma in autocoscienza, spostando l'attenzione dall'oggetto al soggetto stesso.

Questo percorso mostra come le forme di conoscenza basate sulla semplice osservazione della realtà esterna siano insufficienti, portando necessariamente a un approfondimento verso l'autocoscienza.

Hegel
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L'autocoscienza

Nell'autocoscienza, l'attenzione si sposta dall'oggetto al soggetto, analizzato nei rapporti con gli altri. Secondo Hegel, l'uomo è autocoscienza solo se viene riconosciuto da altre autocoscienze: "L'autocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in un'altra autocoscienza."

Un momento cruciale di questo processo è la dialettica tra servitù e signoria:

Nel conflitto tra autocoscienze, una si afferma come signore (colui che nella lotta ha rischiato la propria vita per affermare la propria indipendenza) e l'altra come servo (colui che ha preferito la schiavitù alla morte).

Tuttavia, Hegel osserva un paradosso: il signore diventa progressivamente dipendente dal lavoro del servo, mentre il servo, attraverso il lavoro, acquisisce indipendenza. Questo porta a un rovesciamento dei ruoli.

Punto fondamentale: Il servo trova la propria libertà attraverso il lavoro, che assume un valore formativo e liberatorio.

Il processo di acquisizione di indipendenza da parte del servo avviene in tre momenti:

  • La paura della morte (definita "signora assoluta")
  • Il servizio, con cui la coscienza si autodisciplina
  • Il lavoro, con cui imprime una forma agli oggetti, creando un'opera che riflette la sua indipendenza

I marxisti hanno visto in questa dialettica un'anticipazione dell'importanza del lavoro e delle condizioni per la liberazione, sebbene per Hegel il percorso non culmini in una rivoluzione sociale ma nella consapevolezza dell'indipendenza spirituale.

Hegel
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Stoicismo, scetticismo e coscienza infelice

Nel percorso dell'autocoscienza, Hegel individua altre tappe fondamentali:

Lo stoicismo celebra l'autosufficienza e la libertà del saggio rispetto a ciò che lo circonda. Tuttavia, offre solo un'astratta libertà interiore, poiché le passioni continuano a esistere e a influenzare l'individuo.

Lo scetticismo mette in discussione tutto, affermando che nulla è reale. Hegel nota però che lo scettico si contraddice: dichiara che tutto è irreale ma pretende che le sue stesse affermazioni siano vere e reali.

La coscienza infelice rappresenta la lacerazione prodotta dalla contrapposizione tra finito e infinito, tra uomo e Dio. Si manifesta in tre forme principali:

  1. Nell'ebraismo: Dio è trascendente, lontano e inaccessibile
  2. Nel cristianesimo medievale: Dio si è incarnato ma rimane irraggiungibile
  3. Nella devozione cristiana che si esprime attraverso:
    • La devozione spirituale
    • Il lavoro come dono di Dio
    • La mortificazione di sé, con la negazione dell'io a favore di Dio

Svolta decisiva: Quando la coscienza cerca disperatamente di raggiungere Dio, comprende infine che essa stessa è parte dell'Assoluto, superando così la propria infelicità.

Questa tappa segna il passaggio dall'autocoscienza alla ragione, quando l'individuo riconosce la propria partecipazione all'universale.

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

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Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

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4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

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Chiara

utente IOS

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Andrea

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