Il male fisico e morale, la grazia
Agostino distingue due tipi di male:
I mali fisici derivano dalla struttura gerarchica dell'universo o fungono da elementi necessari per l'armonia cosmica. Quelli che affliggono l'uomo sono conseguenza e giusta pena per il peccato originale, assumendo così un significato positivo.
I mali morali risiedono nel peccato, nella "superbia della volontà" che rinuncia a Dio per volgersi a ciò che è inferiore. In conclusione, per Agostino, il male non esiste realmente, poiché tutti i mali fanno parte di un ordine cosmico che nel suo complesso è bene.
Riguardo alla natura umana, Agostino sviluppa un pessimismo radicale sulla capacità dell'uomo di elevarsi spiritualmente senza l'aiuto divino. Per lui, la libertà umana si identifica con la grazia divina: la volontà è libera solo quando non è asservita al peccato, e tale libertà può essere restituita all'uomo solo dalla grazia.
🔑 Il "problema della grazia" solleva una questione cruciale: in relazione alla salvezza dell'essere umano, la grazia divina è un fattore determinante o solo concomitante?
La posizione di Agostino appare ambigua, oscillando tra due esigenze: da un lato, ammettere che Dio concede a tutti la grazia necessaria per la salvezza; dall'altro, esaltare la potenza della grazia come dono gratuito concesso solo ad alcuni "eletti".