Il Rinascimento contesto storico Italia rappresenta uno dei periodi più significativi della storia italiana, caratterizzato da profondi cambiamenti culturali e sociali.
Durante questo periodo, l'Umanesimo e cultura borghese si svilupparono nelle principali città italiane, in particolare a Firenze, dove una nuova classe di mercanti e banchieri promosse le arti e la cultura. Gli studiosi riscoprirono i testi classici greci e latini, ponendo l'uomo e le sue capacità al centro dell'universo. Questa visione antropocentrica si contrapponeva alla precedente visione medievale teocentrica.
Il Rinascimento naturale uomo natura si manifestò attraverso un rinnovato interesse per lo studio del mondo naturale e delle sue leggi. Gli artisti e gli scienziati dell'epoca, come Leonardo da Vinci, iniziarono a studiare l'anatomia umana, la prospettiva e i fenomeni naturali con un approccio empirico e razionale. La natura non era più vista come un elemento misterioso e minaccioso, ma come un libro da leggere e comprendere attraverso l'osservazione diretta e lo studio sistematico. Questo nuovo rapporto con la natura influenzò profondamente l'arte, l'architettura e la scienza del periodo, portando a innovazioni tecniche e scoperte rivoluzionarie. Le botteghe artigiane si trasformarono in veri e propri laboratori dove si sperimentavano nuove tecniche e materiali, mentre nelle università si sviluppava un nuovo metodo di indagine basato sull'osservazione diretta dei fenomeni.
La società rinascimentale italiana vide anche l'emergere di importanti centri culturali come le corti dei Medici a Firenze, degli Este a Ferrara e dei Gonzaga a Mantova. Questi centri divennero luoghi di incontro per artisti, letterati e filosofi, favorendo lo scambio di idee e la diffusione della nuova cultura umanistica. Il mecenatismo delle famiglie nobili e della ricca borghesia mercantile permise la realizzazione di grandiose opere d'arte e architettoniche che ancora oggi testimoniano la grandezza di questo periodo storico.