L'alienazione e la critica dell'economia politica
Nei "Manoscritti economico-filosofici del 1844", Marx sviluppa la sua teoria dell'alienazione del lavoro, riprendendo e trasformando il concetto hegeliano di oggettivazione. Nel sistema capitalistico, secondo Marx, il lavoratore è alienato dal prodotto del suo lavoro, dall'attività lavorativa stessa, dalla sua essenza umana e dagli altri uomini.
Definizione: L'alienazione è il processo per cui l'uomo diventa estraneo a se stesso, al prodotto del suo lavoro e agli altri uomini nel sistema capitalistico.
Marx critica l'economia politica classica per la sua incapacità di cogliere la natura storica e contraddittoria del modo di produzione capitalistico. Attraverso lo studio di Ricardo e Smith, Marx elabora la sua teoria del valore-lavoro e del plusvalore, mettendo in luce lo sfruttamento intrinseco al rapporto tra capitale e lavoro salariato.
Highlight: La teoria del plusvalore è il cuore della critica marxiana al capitalismo, spiegando come il profitto derivi dallo sfruttamento del lavoro non pagato.
Il capitalismo, secondo Marx, contiene in sé le contraddizioni che porteranno al suo superamento attraverso la rivoluzione proletaria. La filosofia marxiana si propone non solo di comprendere queste dinamiche, ma di fornire gli strumenti teorici per la trasformazione rivoluzionaria della società.