Deduzione Trascendentale
Il problema cruciale è: perché le nostre categorie mentali dovrebbero valere anche per la natura? Kant risolve questo dilemma in modo brillante attraverso la sua teoria dell'"Io penso".
L'unificazione del molteplice sensibile non deriva dai dati stessi ma dall'attività sintetica dell'intelletto. Questa attività ha il suo centro nell'"Io penso", la struttura mentale universale che accomuna tutti gli esseri umani.
L'Io penso si manifesta attraverso i giudizi, che si basano sulle categorie. Di conseguenza, gli oggetti non possono essere pensati senza essere prima categorizzati - ecco perché la natura obbedisce alle nostre forme mentali.
Dialettica Trascendentale
Quando la ragione tenta di andare oltre l'esperienza possibile per cogliere la totalità assoluta, cade inevitabilmente in errore. Le tre idee della ragione sono: anima, mondo e Dio.
L'idea di anima (psicologia razionale) pretende di cogliere la totalità dei fenomeni del senso interno, ma il tempo è una sequenza illimitata che supera le nostre capacità. L'idea di mondo (cosmologia razionale) ha lo stesso problema con lo spazio.
Importante: Quando la ragione oltrepassa i limiti dell'esperienza, genera antinomie - contraddizioni irrisolvibili.
Le antinomie nascono quando trattiamo il mondo come totalità dei fenomeni del senso esterno, cosa che non rientra nelle nostre possibilità esperienziali.