I Postulati e il Primato della Ragion Pratica
Il terzo postulato è Dio, garante del sommo bene che unisce virtù e felicità. Crucialmente, Kant pone Dio alla fine dell'agire morale, non all'inizio: se partissimo da Dio, ogni azione diventerebbe un imperativo ipotetico condizionato dalla paura o dalla speranza.
L'agire morale autentico deve essere autonomo, basato sulla sola ragione pratica. Solo dopo aver stabilito i principi morali possiamo postulare Dio come colui che garantisce l'armonia finale tra virtù e felicità.
Kant postula libertà, immortalità dell'anima e Dio senza dimostrarli: sono presupposti necessari dell'agire morale che ci proiettano nella dimensione noumenica, oltre i limiti della conoscenza fenomenica.
Si afferma così il primato della ragion pratica sulla ragion pura: mentre la ragione teoretica ci mostra i nostri limiti conoscitivi, la ragion pratica ci libera attraverso la morale e ci apre alla dimensione della libertà e della fede.
🚀 Il messaggio finale: L'uomo si realizza pienamente non nella conoscenza scientifica ma nell'agire morale libero e responsabile!