L'analitica trascendentale: le categorie dell'intelletto
Dopo la sensibilità, entra in gioco l'intelletto - la facoltà che collega le sensazioni trasformandole in concetti. Se la sensibilità è intuitiva e immediata, l'intelletto è discorsivo: procede per collegamenti successivi, da causa a effetto, ma sempre entro limiti finiti.
L'intelletto non si limita a formare concetti ordinari, ma organizza l'esperienza attraverso dodici categorie - i "concetti puri" che sono i modi universali di pensare. Le più importanti sono: sostanza, causa-effetto, unità-pluralità, necessità-contingenza, possibilità-realtà.
Le categorie non derivano dall'esperienza - sono nella nostra mente come forme a priori dell'intelletto. Quando vedi arrivare il giorno, il tuo intelletto automaticamente pensa al Sole come "causa" e al giorno come "effetto". La causalità non è nell'evento, ma nel modo in cui la tua mente lo organizza!
Questo garantisce la validità delle scienze fisiche: si basano sulle categorie soprattuttocausa−effetto che sono universali e necessarie. La fisica studia i fenomeni attraverso le categorie, quindi ha validità scientifica.
Differenza cruciale: Per Aristotele le categorie esistevano anche nelle cose; per Kant esistono solo nella mente come strutture del pensiero.
La conoscenza intellettiva trasforma il caos delle sensazioni in un mondo ordinato e comprensibile.