La "rivoluzione copernicana" nella conoscenza
Come fa la mente a produrre giudizi sintetici a priori? Kant elabora una teoria rivoluzionaria: la conoscenza nasce dalla sintesi tra materia (le impressioni sensibili caotiche che arrivano dall'esterno) e forma (le strutture mentali a priori che ordinano quelle impressioni).
La nostra mente funziona come un computer con programmi fissi che elaborano i dati esterni. O meglio, come delle lenti colorate che ci fanno vedere tutto di un determinato colore - noi "filtriamo" sempre la realtà attraverso le nostre forme mentali.
Da qui la distinzione fondamentale tra fenomeno (la realtà come ci appare, filtrata dalle nostre forme a priori) e cosa in sé (la realtà indipendente da noi, inconoscibile). Il fenomeno non è illusorio ma ha una sua oggettività perché vale per tutti gli esseri umani.
Questa è la famosa "rivoluzione copernicana" di Kant: come Copernico ha messo il Sole al centro del sistema solare, così Kant mette il soggetto conoscente al centro della conoscenza. Non è la mente che si adegua alla realtà, ma la realtà (fenomenica) che si adegua alle strutture della mente!
Kant distingue tre facoltà conoscitive: sensibilità (intuisce tramite spazio e tempo), intelletto (pensa tramite le 12 categorie), ragione (cerca di spiegare tutto tramite le idee di anima, mondo e Dio).
🔄 Cambio di prospettiva: Prima si pensava che la mente dovesse "copiare" la realtà. Kant dimostra che la mente "costruisce" attivamente la realtà che conosce!