Zenone: I Paradossi che Difendono la Verità
Zenone, fedele discepolo di Parmenide, dedica la vita a difendere il maestro. Il suo metodo è la dimostrazione per assurdo: assume l'ipotesi degli avversari e dimostra che porta a conclusioni ridicole.
I suoi famosi paradossi contraddicono l'esperienza comune:
Il paradosso dello stadio: un corridore non arriverà mai in fondo perché deve prima percorrere metà distanza, poi metà della metà rimasta, poi metà di quella, e così via all'infinito.
Achille e la tartaruga: il velocissimo Achille non raggiungerà mai una tartaruga che parte in vantaggio, perché quando arriva dove era la tartaruga, lei si è già spostata un po' più avanti.
Entrambi i paradossi "dimostrano" che il movimento è impossibile, contraddicendo quello che vediamo ogni giorno. Ma è proprio questo il punto: se crediamo al movimento e alla molteplicità, arriviamo a conclusioni assurde. Quindi Parmenide ha ragione: esiste solo l'essere immobile e unico.
💡 Genialità logica: I paradossi di Zenone sono ancora oggi oggetto di studio in matematica e filosofia - hanno anticipato problemi sull'infinito che tormentano gli studiosi da millenni!