La Metafisica di Campanella e la Città del Sole
Campanella anticipa Cartesio di alcuni anni scoprendo che l'autocoscienza è il fondamento di ogni sapere. Anche chi dubita di tutto sa almeno di dubitare! Ma a differenza di Cartesio, per Campanella l'autocoscienza non è pensiero ma sensibilità, ed è propria di tutti gli esseri naturali.
L'autocoscienza rivela i tre principi fondamentali della realtà: potere, sapere e amore (le "primalità"). Ogni cosa esiste perché può essere, conosce se stessa e le altre cose attraverso la sensibilità, e ama il proprio essere. Nelle cose finite queste primalità sono limitate da impotenza, ignoranza e odio.
Dio crea e governa il mondo attraverso le tre primalità: dalla sua potenza deriva la necessità, dalla sapienza il fato (la catena delle cause naturali), dall'amore l'armonia che dirige tutto verso il bene supremo.
Progetto ambizioso: Campanella vuole realizzare uno Stato teocratico universale basato sui principi della religione naturale.
La Città del Sole descrive questo Stato perfetto: proprietà comune dei beni, 4 ore di lavoro al giorno, governo basato sulle competenze, educazione fondamentale, e una religione conforme alla ragione. Il tutto governato da un principe-sacerdote assistito da tre ministri che rappresentano le tre primalità metafisiche.