Lo stile e l'arte come salvezza
Lo stile di D'Avenia è a volte retorico, con similitudini e metafore, a volte più semplice nei dialoghi. Federico ama le parole e la letteratura, quindi le descrizioni (come quella di Lucia o del mare) sono spesso bellissime, come quadri dipinti con le parole.
L'arte è una via di salvezza nel libro: i monumenti, lo spettacolo dei bambini di Don Pino, le poesie di Federico. Quando Federico si sente debole si rifugia nelle parole e nei libri. Lucia gli dice: "Sei peggio dei polpi. Schizzi inchiostro quando devi difenderti, senza le parole sei perso".
Palermo è il vero protagonista con le sue due facce. C'è la Palermo bene di Federico (centro, famiglia benestante, cultura) e la Palermo di periferia (palazzotti, ignoranza, violenza). Il mare ha un ruolo importante - a Mondello ricchi e poveri, onesti e criminali si mescolano democraticamente.
Brancaccio viene paragonato a un campo dove cresce sia il grano (Don Pino, Federico, Lucia, i bambini buoni) sia la zizzania (la mafia). È un quartiere dove il mare è così lontano che non si vede, simbolo di speranza irraggiungibile.
Consiglio di lettura: Fai attenzione alle descrizioni dei luoghi - D'Avenia li usa per farci capire lo stato d'animo dei personaggi.