Eugène Delacroix e La libertà che guida il popolo
Delacroix non era solo un pittore, ma un vero rivoluzionario dell'arte. Come il suo amico Gericault, si ispira ai grandi maestri italiani ma sviluppa uno stile tutto suo basato sul colore espressivo - non dipinge solo per mostrare come sono le cose, ma per farti provare emozioni intense.
Il suo capolavoro nasce da un fatto di cronaca del 1830: il re Carlo X aveva tradito i francesi instaurando una tirannia, sospendendo perfino la libertà di stampa. Il popolo si ribella, erige barricate e mette Parigi a ferro e fuoco - lo capiamo dalla cattedrale di Notre-Dame sullo sfondo.
La composizione è geniale: come Gericault nella "Zattera della Medusa", Delacroix mette cadaveri nella parte bassa (inclusi soldati francesi) e costruisce una piramide compositiva che culmina con la bandiera tricolore. Al centro, una donna-dea impugna fucile e bandiera, spingendo il popolo alla lotta contro le ingiustizie.
Non è una bellezza ideale ma una divinità umanizzata: le cade la spallina scoprendo il seno, porta il cappello dei rivoluzionari e guida una folla che comprende tutti - dal giovane con le pistole al borghese col cilindro. Tutti uniti dallo stesso spirito di libertà.
Curiosità: L'uomo con il cappello a cilindro rappresenta la borghesia che si schiera con il popolo - un messaggio politico potentissimo per l'epoca!