La Comune di Parigi: quando gli operai presero il potere
Dopo la sconfitta di Sedan, a Parigi successe qualcosa di rivoluzionario che fece tremare tutta l'Europa borghese: i comunardi presero il controllo della città.
Il 18 marzo 1871 scoppiò una rivolta contro il governo conservatore di Thiers, che aveva firmato l'umiliante armistizio con la Germania. Socialisti, operai e repubblicani radicali proclamarono la Comune di Parigi il 26 marzo, creando il primo governo operaio della storia.
Per due mesi, la Comune approvò riforme rivoluzionarie: suffragio universale, separazione tra Stato e Chiesa, abolizione della proprietà privata delle fabbriche. Era un esperimento socialista nel cuore dell'Europa capitalista.
Ma la rivoluzione non si estese fuori Parigi. Thiers, con l'aiuto dei tedeschi che liberarono i prigionieri francesi, assediò la città. Il 21 maggio l'esercito entrò a Parigi e iniziò una repressione sanguinosa: 20.000 comunardi fucilati e altri 10.000 deportati. Nonostante la sua brevità, la Comune divenne il simbolo della lotta operaia per Marx e tutti i movimenti socialisti futuri.
Impatto storico: La Comune spaventò talmente la borghesia europea che i governi iniziarono a temere seriamente le rivolte operaie.