Dopo la Guerra: Trattati e Nuova Europa
La conferenza di Parigi ridisegna completamente la mappa europea. Crollano quattro imperi: quello russo (nasce l'URSS), quello austro-ungarico (nascono Austria, Ungheria, Cecoslovacchia), quello tedesco (diventa repubblica), quello ottomano (nasce la Turchia moderna).
I trattati di pace sono durissimi, soprattutto quello di Versailles con la Germania: deve pagare enormi riparazioni di guerra, perde Alsazia-Lorena, le colonie e parte dell'esercito. Il presidente americano Wilson voleva una pace più mite, ma Francia e Inghilterra vogliono vendetta.
Nasce la Società delle Nazioni per mantenere la pace, ma senza Germania, Russia e (inizialmente) Stati Uniti è un gigante dai piedi d'argilla.
I costi umani sono spaventosi: oltre 10 milioni di morti, milioni di feriti e mutilati, carestie, epidemie. L'influenza spagnola del 1918-19 uccide più persone della guerra stessa. L'economia europea è distrutta: disoccupazione, inflazione, difficoltà di riconversione industriale.
Durante il conflitto i Turchi compiono il genocidio degli Armeni - il primo grande sterminio del XX secolo. La violenza si è radicalizzata: campi di prigionia, bombardamenti sui civili, uso di gas tossici.
Ricorda: La guerra è finita, ma ha lasciato un'Europa piena di rancori, debiti e problemi irrisolti che prepareranno la strada ai totalitarismi.
Un aspetto positivo: l'emancipazione femminile accelera. Le donne che hanno sostituito gli uomini nelle fabbriche ottengono in alcuni paesi il diritto di voto.