Le conseguenze della Grande Guerra
La Prima Guerra Mondiale fu un conflitto "totale" che coinvolse 60 milioni di soldati e l'intero apparato economico degli stati. Le armi conobbero sviluppi tecnologici devastanti, incluso l'uso di gas velenosi con effetti terrificanti.
Quando finì nel novembre 1918, l'Europa era completamente cambiata. L'Impero Russo era stato annientato dalla Rivoluzione Bolscevica e aveva perso Ucraina, Polonia, Paesi Baltici e Finlandia. L'Impero Austro-Ungarico si frantumò in Austria, Ungheria e Cecoslovacchia.
La pace fu tutt'altro che equa. Mentre il presidente americano Wilson voleva condizioni moderate, le potenze europee imposero una pace punitiva che avrebbe creato i presupposti per futuri conflitti. Nacque la Società delle Nazioni, antenata dell'ONU, per evitare nuove guerre.
Cambiamenti sociali: Il periodo post-bellico portò recessione economica, disoccupazione per i reduci, ma anche l'inizio dell'emancipazione femminile!
Le conseguenze furono enorme: crisi economica per la riconversione dell'industria bellica, milioni di feriti e mutilati senza lavoro, e tragedie come il genocidio armeno. Ma ci fu anche un aspetto positivo: le donne, che avevano sostituito gli uomini nelle fabbriche, ottennero maggiore indipendenza e in alcuni paesi il diritto di voto.