Da Cromwell alla Monarchia Costituzionale
Dopo l'esecuzione di Carlo I, Oliver Cromwell instaura il Commonwealth, una repubblica che unisce Inghilterra, Irlanda e Scozia. Cromwell è un leader efficace ma autoritario: elimina gli oppositori e si nomina "Lord Protettore", creando di fatto una monarchia mascherata.
La sua politica estera è aggressiva: reprime violentemente Irlanda cattolica e Scozzià ribelle, espande i commerci marittimi con l'Atto di Navigazione (solo navi inglesi possono trasportare merci inglesi) e vince la guerra contro l'Olanda.
Alla morte di Cromwell nel 1658, il figlio Richard non riesce a governare. Il Parlamento richiama gli Stuart con Carlo II, ma questa volta con enormi concessioni: il re perde i poteri legislativo e giudiziario senza l'appoggio parlamentare.
💡 Svolta decisiva: Con Giacomo II si tenta un ritorno all'assolutismo e al cattolicesimo, ma il Parlamento reagisce chiamando Guglielmo III d'Orange dall'Olanda.
La Gloriosa Rivoluzione del 1688 è un colpo di stato pacifico: Giacomo II fugge senza spargimento di sangue e Guglielmo III diventa re accettando il Bill of Rights, che limita definitivamente il potere monarchico. Nasce così la monarchia costituzionale moderna, modello per tutte le future democrazie occidentali.