Un'epoca di conflitti e tensioni con gli Stuart
Il XVII secolo europeo fu segnato da forti tensioni interne causate dalle pretese assolutistiche dei sovrani. I re volevano imporre tasse e gestire il denaro pubblico senza consultare nobili o cittadini, generando conflitti religiosi e istituzionali in tutta Europa.
Con la morte di Elisabetta I, salì al trono Giacomo I Stuart, che unificò Inghilterra e Scozia. Nonostante le sue origini, sostenne l'anglicanesimo e si scontrò con il Parlamento per le sue tendenze assolutistiche. Suo figlio Carlo I continuò questa politica, imponendo tasse senza approvazione parlamentare.
Nel 1628, il Parlamento presentò la Petizione di Diritto, affermando che nessuna tassa potesse essere imposta senza la sua approvazione. Carlo I, ignorando questo principio, sciolse il Parlamento nel 1629, dando inizio al periodo noto come "lunga tirannia". Fu costretto a riconvocarlo nel 1640 per finanziare la guerra contro gli scozzesi ribelli.
💡 La tensione raggiunse il culmine quando Carlo I tentò un colpo di stato entrando in Parlamento con soldati armati per arrestare i capi dell'opposizione. Questo gesto estremo provocò lo scoppio della guerra civile nel 1642.
Nella guerra civile, i Lord e una parte della gentry sostennero il re, mentre Londra, la classe media e gran parte della gentry si schierarono con il Parlamento. La svolta decisiva avvenne nel 1645 quando Oliver Cromwell riorganizzò l'esercito parlamentare creando il "New Model Army", formato da volontari motivati dalla causa della libertà religiosa e politica. Questo esercito sconfisse definitivamente le forze realiste a Naseby.