Le antiche città-stato di Sparta e Atene rappresentano due modelli di civiltà profondamente diversi nell'antica Grecia.
Sparta era una società militarizzata che dava grande importanza alla disciplina e all'addestramento dei suoi cittadini. L'educazione spartana, chiamata "agoghé", iniziava a 7 anni quando i bambini venivano separati dalle famiglie per essere addestrati alla vita militare. La società era rigidamente divisa in classi: gli Spartiati (cittadini con pieni diritti), i Perieci (uomini liberi ma senza diritti politici) e gli Iloti (schiavi). Il governo era oligarchico, guidato da due re e dal consiglio degli anziani (Gerousia).
Atene invece sviluppò la prima forma di democrazia, dove i cittadini maschi adulti partecipavano direttamente al governo della città attraverso l'Ecclesia (assemblea popolare). La società ateniese valorizzava la cultura, le arti e la filosofia. L'educazione ateniese era più completa, includendo materie come letteratura, musica, retorica e ginnastica. La città divenne un importante centro culturale e commerciale, con un'economia basata sul commercio marittimo e l'artigianato. Le principali istituzioni democratiche includevano l'Areopago, la Boulé e i tribunali popolari.
Le differenze tra queste due città-stato si riflettevano anche nella vita quotidiana e nei valori sociali. Mentre Sparta enfatizzava l'austerità, il collettivismo e le virtù militari, Atene promuoveva l'individualismo, la libertà di espressione e lo sviluppo culturale. Queste diverse visioni della società e del governo hanno influenzato profondamente la storia della Grecia antica e continuano a essere studiate come modelli contrastanti di organizzazione sociale e politica.