La società spartana: vivere per la guerra
Dopo aver conquistato la Messenia e formato la lega peloponnesiaca, Sparta smise di espandersi. La sua priorità divenne mantenere l'equilibrio interno e i confini esistenti, creando una società unica basata su disciplina, onore e devozione alla patria.
La popolazione spartana era divisa in tre gruppi: gli spartiati (cittadini a pieno diritto che si chiamavano homóioi, cioè "uguali"), i perieci e gli iloti. Gli spartiati ricevevano terre ma non potevano coltivarle - dovevano dedicarsi solo alla guerra e alla politica.
L'educazione spartana era durissima: a sette anni i bambini robusti venivano portati via dalle famiglie ed educati in gruppi chiamati agoge. Il motto era "pochi per molti" - diventare guerrieri d'élite per controllare una popolazione molto più numerosa.
A diciannove anni diventavano combattenti, a trenta potevano partecipare all'assemblea e sposarsi. Tutti gli spartiati dovevano partecipare ai sissizi (pasti comuni quotidiani) fino a sessant'anni - un modo per mantenere unita la comunità guerriera.
Ricorda: L'educazione spartana era così famosa che ancora oggi usiamo l'aggettivo "spartano" per indicare qualcosa di rigoroso e severo!