Belle Époque, Nazionalismo e Razzismo
Il nuovo secolo inizia benissimo: telefono, cinema, motore a scoppio migliorano la vita. È la Belle Époque - un nome dato solo dopo la Grande Guerra, quando si rimpiangeva quel periodo di pace!
Ma sotto la superficie cresce il nazionalismo aggressivo. Ogni nazione si crede superiore: la Francia vuole la rivincita (revanscismo), l'Italia rivendica le "terre irredente", i tedeschi credono nel pangermanesimo (superiorità tedesca), gli slavi vogliono unificarsi.
Il nazionalismo porta al militarismo: eserciti di massa, servizio militare obbligatorio, corsa agli armamenti. Paradossalmente, questi eserciti dovrebbero evitare le guerre... ma finiranno per scatenarle.
Il razzismo diventa "scientifico". Non è più solo paura dello straniero (xenofobia), ma la convinzione che esistano razze biologicamente superiori e inferiori. La razza ariana (europei bianchi) è considerata superiore, con il cranio "dolicocefalo" (grande), mentre gli ebrei sarebbero "brachicefali" (cranio piccolo).
Attenzione: Queste "teorie scientifiche" razziste sono completamente false, ma causarono discriminazioni terribili!
Negli USA il paradosso è evidente: la Costituzione parla di uguaglianza ma riconosce la schiavitù e conta un nero come 3/5 di un bianco. Nasce persino il Ku Klux Klan per terrorizzare la popolazione nera.