Crisi della Repubblica: dai Gracchi alle guerre civili
Cosa succede quando il successo crea problemi più grandi di quelli che risolve? Roma post-puniche scoprì che vincere troppo può essere pericoloso!
I fratelli Gracchi tentarono di risolvere la crisi sociale. Tiberio con la legge agraria limitò i latifondi a 1000 iugeri, ma fu ucciso dai proprietari terrieri. Gaio andò oltre con le leggi Sempronie: grano gratuito, potere ai cavalieri e cittadinanza alle città federate. Anche lui morì violentemente quando i romani rifiutarono le riforme.
Mario e Silla rappresentarono due mondi opposti. Mario, homo novus (primo della famiglia a diventare console), fece una riforma militare rivoluzionaria: esercito professionale e volontario con stipendio. Ma questo creò soldati fedeli al generale, non allo stato!
La guerra sociale scoppiò quando gli alleati italici vollero la cittadinanza romana. Silla vinse la guerra e poi si scontrò con Mario per il comando contro Mitridate VI. Ne nacque una guerra civile che insanguinò Roma.
Silla divenne dittatore e riformò tutto: Senato a 600 membri, nuovo cursus honorum e le terribili tavole di proscrizione (liste di nemici da eliminare). Poi, sorprendentemente, si ritirò e morì di morte naturale.
Punto di svolta: Con Mario inizia l'era dei generali-politici che useranno l'esercito per conquistare il potere. La Repubblica non se ne riprenderà mai!