La congiura di Pisone (65 d.C.)
Nel 65 d.C. si organizzò contro Nerone una congiura vastissima che coinvolgeva aristocratici del Senato (come Gaio Calpurnio Pisone), cavalieri, intellettuali stoici, alti ufficiali dell'esercito e perfino una liberta di nome Epicari.
Il problema dei congiurati era che non avevano obiettivi comuni: alcuni volevano Pisone imperatore, altri preferivano Seneca, altri ancora sognavano di restaurare l'antica repubblica. Li univa solo l'odio per Nerone.
La congiura fallì perché Epicari fu tradita da Volusio Proculo, un comandante della flotta che lei aveva cercato di convincere a ribellarsi. Anche sotto tortura, Epicari non rivelò i nomi degli altri congiurati, ma ormai era troppo tardi. Diciannove congiurati furono condannati a morte, incluso Pisone.
💡 Eroina dimenticata: Epicari, una semplice liberta, dimostrò più coraggio di molti aristocratici resistendo alle torture per proteggere i compagni.