I Trattati di Pace e le Conseguenze
La Conferenza di Parigi del 18 gennaio 1919 doveva ridisegnare l'Europa. I protagonisti erano Clemenceau (Francia), Lloyd George (Gran Bretagna), Wilson (USA) e Orlando (Italia). Wilson aveva proposto i Quattordici punti per una pace democratica, ma prevalse la linea punitiva francese.
I trattati di pace (1919-1920) crearono nuovi stati indipendenti: Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Lettonia, Lituania ed Estonia. L'Austria perse 7/8 dei suoi territori, mentre la Turchia mantenne solo Istanbul in Europa.
La Germania fu punita duramente con il trattato di Versailles: doveva pagare 132 miliardi di marchi oro, ridurre esercito e flotta, perdere tutte le colonie. L'Alsazia-Lorena tornò alla Francia, e la Polonia ottenne uno sbocco al mare con il "corridoio polacco".
L'Italia ottenne le terre irredenti, l'Alto Adige e le città di Zara e Fiume, ma non tutta la Dalmazia promessa. D'Annunzio parlò di "vittoria mutilata" e occupò Fiume per un anno. I veri vincitori furono gli Stati Uniti, che divennero la nuova superpotenza mondiale.
Attenzione: Questi trattati punitivi, soprattutto verso la Germania, crearono i presupposti per i futuri conflitti degli anni '30 e '40!