Russia zarista e crisi nel Mediterraneo
La Russia di Alessandro II e Nicola II viveva sotto una politica reazionaria e autoritaria. Lo zar era sostenuto dalla chiesa ortodossa e dall'aristocrazia, mentre i contadini soffrivano. Gli ebrei russi subirono una forte persecuzione: furono confinati nella "zona di residenza" (Ucraina e Bielorussia) e vittime di violenti pogrom, con omicidi e devastazioni.
Nel gennaio 1905 scoppiò la prima rivoluzione: una manifestazione a San Pietroburgo venne repressa nel sangue durante la "Domenica di sangue". Nicola II concesse minime riforme. In ottobre nacquero i soviet (consigli) e lo zar emanò un manifesto che prometteva una Duma (parlamento). Tuttavia, presto arrestò tutti i membri dei soviet e limitò il suffragio universale maschile.
Il primo ministro Stolypin introdusse tra il 1906 e il 1911 una riforma agraria che favorì gli agricoltori autonomi (kulaki). In politica estera, la Russia si allontanò dalla Germania e si alleò prima con la Francia e poi, nel 1907, anche con la Gran Bretagna formando la Triplice Intesa.
🔥 Punto di svolta: La Rivoluzione del 1905, sebbene fallita, rappresentò la prima seria sfida al potere zarista e anticipò la grande Rivoluzione Russa del 1917!
Nel Mediterraneo, intanto, si verificavano crisi e conflitti. Il Marocco, formalmente indipendente ma sotto influenza spagnola, divenne oggetto di interesse per la Francia. Nel 1905 la Germania intervenne appoggiando il governo locale contro la Francia, causando la Prima Crisi Marocchina. Nel 1911, la Germania inviò una nave da guerra ad Agadir, scatenando la Seconda Crisi Marocchina. Dopo trattative, nel 1912 il sultano marocchino riconobbe il protettorato francese.