Pompeo il Grande e la Congiura di Catilina
I pirati del Mediterraneo stavano creando una crisi alimentare a Roma attaccando le navi che trasportavano grano. Nel 67 a.C. il senato approva la Lex de piratis persequendis che dà a Pompeo poteri straordinari: 500 navi, 120.000 soldati e controllo totale del Mediterraneo. Incredibilmente, Pompeo risolve il problema in soli tre mesi.
L'anno successivo Pompeo riceve un altro incarico importante: sconfiggere Mitridate, che si era alleato con il re Tigrane per conquistare territori in Asia Minore. Nel 66 a.C. Pompeo parte per l'Oriente e in tre anni recupera tutti i territori: Mitridate si suicida nel 63 a.C. e il Ponto diventa provincia romana.
Ma mentre Pompeo trionfa in Oriente, a Roma scoppia un grave scandalo. Nel 63 a.C. viene scoperta la congiura di Catilina, un nobile decaduto ex sostenitore di Silla che aveva sperperato la sua fortuna tentando di diventare console. Cicerone denuncia la congiura con le famose "Catilinarie".
Catilina fugge in Etruria dove forma un esercito, ma nel 62 a.C. viene sconfitto e ucciso nella battaglia di Pistoia. Paradossalmente, Cicerone viene condannato all'esilio per aver fatto giustiziare i complici senza processo.
Curiosità: Pompeo in questi anni conquista anche Siria, Palestina e Cilicia, diventando l'uomo più potente di Roma dopo aver dominato tutto il Mediterraneo orientale.