I primi governi: costruire lo stato italiano
"Fatta l'Italia, restano da fare gli italiani" - questa frase riassume perfettamente i problemi del nuovo stato. La maggior parte degli italiani parla solo dialetto, ha legislazioni diverse e molti sono rimasti estranei al Risorgimento.
La Destra Storica (gli eredi di Cavour) estende lo Statuto Albertino a tutto il regno e introduce riforme fondamentali: legge Casati per l'istruzione (primi due anni di elementari gratuiti e obbligatori), servizio militare obbligatorio di 5 anni, eliminazione dei dazi interni.
Il bilancio dello stato è disastroso, così la Destra aumenta le tasse sui beni di consumo, come la famosissima tassa sul macinato che colpisce il pane. Nel 1876 si raggiunge finalmente il pareggio di bilancio, ma a costo di grandi sacrifici per il popolo.
Mancano ancora Veneto e Lazio. Il Veneto arriva nel 1866 con la terza guerra d'indipendenza (l'Italia perde ma vince la Prussia alleata). Roma arriva nel 1870 con la Breccia di Porta Pia: approfittando della guerra franco-prussiana, i bersaglieri entrano a Roma a cannonate!
💡 Problema irrisolto: Il Papa si dichiara "prigioniero del Vaticano" e vieta ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana. Questo conflitto durerà decenni!