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L’impero carolingio

11/9/2022

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L'IMPERO CAROLINGIO
STORIA
Il regno dei Franchi
Clodoveo apparteneva alla dinastia dei Merovingi; egli sottomise sia le altre popolazioni ba

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L'IMPERO CAROLINGIO STORIA Il regno dei Franchi Clodoveo apparteneva alla dinastia dei Merovingi; egli sottomise sia le altre popolazioni barbariche presenti sul territorio gallico sia la popolazione gallo-romana. Egli, inoltre, scelse di convertirsi al cattolicesimo conquistò l'appoggio del papato e della popolazione gallo-romana. Fin dalle origini, vi furono molti matrimoni misti: l'aristocrazia franca si mescolò a quella romana. Inoltre, i romani occuparono posti di rilievo nell'esercito, così come i franchi non disdegnarono di inviare i loro figli alle scuole romane. I franchi scelsero come nucleo del loro Stato le zone settentrionali. La frammentazione del regno franco e l'avvento dei Pipinidi Il regno franco si era diviso in regni autonomi: Neustria (ovest), l'Austria e Burgundia. Il sud della Francia (zona periferica), ancora molto romanizzato, era considerato dai Franchi del nord una terra di conquista. Questi regni riuscirono a essere unificato dai sovrani di una dinastia fondata da Pipino di Landen: dinastia dei Pipinidi: erano maestri di palazzo: intendenti del re, come un primo ministro. Nel 687 Pipino di Heristal riuscì a unificare il governo dei regni principali dei Franchi in un unico dominio. Carlo Martello e lo scontro con gli Arabi Carlo Martello (piccolo Marte) bloccò l'invasione araba: nel 732: battaglia di Poitiers: Carlo si mise al comando di un esercito di cavalieri franchi, e sconfisse gli arabi....

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Didascalia alternativa:

Questa battaglia ferma l'espansione araba. Questa vittoria è uno degli eventi militari fondamentali della storia europea del Medioevo: il regno franco era la sola potenza militare che potesse opporsi validamente all'espansione araba in Europa e una sua sconfitta avrebbe significato forse l'insediamento anche nelle regioni occidentali. Negli stessi anni in oriente gli arabi arrivano per conquistare Costantinopoli. A occidente vengono fermati da carlo martello La forza dell'esercito franco e l'alleanza con il papato La vera forza dei framchi stava nei contingenti di cavalieri scelti, legati da un rapporto di vassallaggio. Quindi l'arma forte era la cavalleria, per garantire l'addestramento dei cavalieri e la possibilità di averli completamente dediti al mestiere delle armi che i sovrani franchi presero a distribuire terreni ai propri guerrieri. Nel 750, il figlio di Carlo Martello, Pipino "il Breve", pose al pontefice la questione se dovesse essere re chi ne aveva il titolo o chi deteneva di fatto il potere. Pipino si fece consacrare re a Parigi dal vescovo Bonifacio e tre anni dopo fu ripetuto dal nuovo papa: questo atto conferì alla nuova dinastia un carattere sacro, poiché l'incoronazione da parte della chiesa stava a indicare che il re derivava la sua autorità direttamente da Dio. Carlo Magno: dal regno franco al Sacro Romano Impero L'espansione del regno franco Quando morì Pipino, il regno fu diviso tra i due eredi, ma morì Carlomanno e rimase solo Carlo, che iniziò una serie di vittoriose campagne militari. Uno dei primi obiettivi dell'espansione franca furono i Sassoni→ Carlo riuscì a sottometterli. Poi ci fu la conquista di Baviera e la vittoria sugli Avari. Anche a sud CArlo condusse campagne militari contro gli Arabi di Spagna, strappandogli anche la Catalogna e Barcellona: furono organizzati in una zona-cuscinetto: la Marca Hispanica, di grande importanza strategica per difendere i confini meridionali del territorio franco. Marchese: gestisce la marca: zona di confine dove vengono posti dei governatori (i marchesi) Il crollo del regno longobardo Magno contro i Longobardi: Adelchi di Manzoni: tragedia ambientata in epoca medievale: Adelchi, figlio di desiderio, re dei longobardi vuole vendicarsi della sconfitta subita da Magno e dal fatto di aver ripudiato la moglie. magno prima, aveva cercato una via diplomatica coi longobardi: questa via prevedeva che Carlo Magno sposasse la figlia del re dei longobardi, ermengarda, la quale è veramente innamorata di Carlo Magno n(Carlo aveva già una relazione con una donna, non sposati, e avevano un figlio). Dopo Magno si rende conto che questa via diplomatica non poteva andare avanti così e quando suo fratello muore, l'ambizione di allargare il regno si fa così grande da ripudiare la moglie e iniziare la guerra. Adelchi alla fine............e in cambio deve offrire la sua amica. Ermengarda si 1 suicida. Si insediò sul soglio pontificio Adriano I, papa avverso ai longobardi. Iniziano ad esserci dei dispetti e minacce tra i longobardi e il papa: Desiderio reagì a questo attaccando il ducato di Roma: il papa invocò allora l'intervento del re franco. che scese in Italia, sconfisse i longobardi e assediò Pavia. Anche il ducato di Spoleto venne conquistato dai Franchi. Carlo assunse direttamente il titolo di re dei longobardi. Differenze Adelchi Manzoni e realtà nella tragedia di Manzoni, Adelchi protagonista muore per salvare il padre Desiderio; nella realtà adelchi è veramente figlio di desiderio, non muore ma dopo la cattura del padre desiderio, si rifugia alla corte di costantinopoli Ermengarda, moglie di carlo magno e figlia di desiderio, nella tragedia sono veramente innamorati e nella realtà no, pk il loro matrimonio è voluto dalla madre di Carlo Magno (prima di invadere il territorio italiano). Il loro matrimonio durò solo un anno, e carlo magno, con la scusa che ermengalda non gli avesse dato figli (=la dinastia di carlo amgno si sarebbe fermata lì e non avrebbe avuto eredi), la ripudia per poter invadere il regno dei longobardi Differenza grande tra impero romano e carolingio: quello romano era un impero che gravitava attorno al mar mediterraneo,e l'impero di Carlo MAgno è un impero più continentale con sede Aquisgrana. L'impero romano era riunificato dalla lingua neolatina parlata in tutto l'impero, e i popoli assoggettati all'impero rmano subiscono una fortissima influenza romana. L'impero franco è molto disomogeneo dal punto di vista culturale, politico ma anche religioso pk anche gli avari sono cristiani cattolici. Il nuovo Impero d'Occidente La notte di Natale dell'800, il nuovo papa Leone III, pose la corona sul capo del re franco. Nasceva quindi un nuovo impero, germanico e cristiano, innestato sulle radici antiche della cultura romana: il Sacro Romano Impero. Impero romano: impero meditteraneo che si sviluppa secondo un asse est-ovest; l'impero carolingio è un impero che si sviluppa secondo un asse nord-sud: Aquisgrana(capitale impero)-Roma(sede papale). Istituzioni e società dell'impero Carolingio Il governo centrale dell'impero era costituito dal palatium (palazzo), cioè dall'imperatore e da una corte itinerante di chierici e cavalieri. Nuova capitale: Aquisgrana. L'organismo politico principale era la cancelleria, retta da un chierico: affari legislativi. Accanto a lui c'era un "conte palatino", responsabile dell'amministrazione della giustizia in assenza dell'imperatore. Completava il quadro degli alti funzionari il "camerario". Un importante strumento di governo erano le leggi dette "capitolari", pk costituite di una serie di brevi capitoli, che emanate durante le assemblee dei nobili, potevano valere per tutto l'impero o riguardare situazioni particolari. Carlo attuò un'importante riforma monetaria. L'impero era suddiviso in centinaia di province a capo dei quali vi erano i "conti", le cui funzioni principali erano l'amministrazione della giustizia e la convocazione dell'esercito. A volte i conti erano aiutati dai "visconti" e dagli "scabini" (i giudici che li assistevano nei processi). Nelle zone di confine la necessità di difendersi dalle incursioni aveva portato alla costituzione di unità territoriali dette "marche" (Marca Hispanica), che comprendevano più contee ed erano governate dai marchesi (controllavano le diverse regioni di frontiera). Per vigilare sull'operato dei conti e marchesi, venivano nominati in coppia dei missi dominici (un laico e un ecclesiastico), costituivano l'elemento di raccordo tra il potere centrale e la periferia, poiché verificavano l'operato dei funzionari locali e riferivano direttamente all'imperatore. Le origini del feudalesimo Rapporto vassallatico/vassallaggio. Vassallo= "uomo di un altro", agire in nome di un rapporto di fedeltà personale verso un altro. Il rito dell'investitura Il beneficio feudale veniva concesso durante una pubblica e solenne cerimonia: "l'investitura": comportava un preciso rituale per sancire il rapporto tra signore e vassallo. La cerimonia era costituita da alcuni gesti semplici ma carichi di valore giuridico e simbolico: le mani giunte del Vassallo racchiuse nelle mani giunte del Signore: il suddito si riconosceva uomo del suo signore. violare questo patto: fellonia. Traditore: fellone 2 La morte dello Stato Questione dei cavalieri, che sono dei professionisti, che attraverso l'investitura ricevono un bene, un appezzamento di terra che corrisponde anche a un titolo. A seconda della località che viene affidata a loro, si chiameranno conti o marchesi (contea o marca). Questo appezzamento di terra corrisponde alla curtis: un castello con un territorio circostante coltivato dai coloni; il signore del castello è il signore di quel territorio, fa le veci del re: lo stato centrale muore: insieme alla concessione di terre come beneficio, il sovrano delegò infatti anche parte dei poteri pubblici, come quello di riscuotere alcune imposte o di amministrare la giustizia. Si creò quindi una commissione sempre più stretta tra sfera privata e pubblica, tra potere economico e politica. dal punto di vista storico il feudalesimo riuscì a surrogare in qualche modo i poteri dello Stato: il sistema del vassallaggio riempi il vuoto creando una miriade di centri di potere radicati sul territorio. Quindi in assenza di un potere centrale, si creano questi piccoli poteri. Le immunità ecclesiastiche Le chiese e i monasteri erano spesso oggetto di donazioni o di lasciati di terreni, fatti dai fedeli in punto di morte "a garanzia" della salvezza della propria anima. Quindi si formarono vasti latifondi ecclesiastici che dovevano servire a mantenere i chierici e a finanziare le attività caritatevoli della Chiesa. I sovrani carolingi cercarono di tutelare queste ricchezze (utilizzate a fin di bene)--> molte istituzioni ecclesiastiche ottennero per intervento dei re alcune "immunità" (privilegi) che vietavano di imporre loro tributi o prestazioni di manodopera e impedivano l'alienazione dei loro beni. Per la propria difesa, gli enti ecclesiastici potevano contare sui vassalli che abati e vescovi legavano a sè. Anche la Chiesa, nell'impero assunse un'importanza economica, politica e sociale grandissima, ma soprattutto seppe inserirsi pienamente nel sistema vassallatico del mondo feudale. La dissoluzione dell'impero carolingio Carlo Magno aveva deciso di dividere l'impero tra i figli: l'unico rimasto in vita fu Ludovico ("il Pio"). Dopo la morte di Ludovico, l'impero fu diviso tra i suoi 3 figli: Ludovico "il Germanico" → Germania Lotario →→ fascia centrale: dove c'è Aquisgrana, capitale dell'impero (impero si sviluppa secondo un asse nord-sud: Aquisgrana-Roma; il Mediterraneo non è più il centro dell'impero, anche pk ci sono i pirati arabi e non è più sicuro) Carlo "il Calvo" →→ Francia. 842: GIURAMENTI DI STRASBURGO: prima testimonianza scritta in volgare: Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo strinsero un patto di alleanza contro Lotario (che voleva unificare l'impero quindi aveva dichiarato guerra contro i due fratelli). I giuramenti furono redatti in tedesco antico e francese antico, affinché potessero essere compresi dai seguaci di entrambe le parti. I vari discendenti di Carlo Magno cercarono l'appoggio dell'aristocrazia, donando quei territori di "famiglia" che avevano costituito le basi del primato della loro dinastia tra i franchi. Però, così, essi perdevano sempre più potere rispetto ai grandi feudatari. Nell'887 Carlo il Grosso fu deposto dai suoi feudatari. Il feudalesimo fa da sfondo a queste vicende (lo ho un regno e lo divido in pezzi da dare ad ogni vassallo, che a sua volta dà un pezzettino a un valvassore, il quale darà un pezzettino a un valvassino→ così non c'è più una centralità dello stato, si occuperà il vassallo delle tasse, hanno potere decisionale nell'elezione del re...: si vengono a creare tanti centri di poteri) Carlo il Calvo, nell'877 emana il Capitolare di Quierzy: il vassallo (solo quello maggiore) diventa proprio proprietario di quella terra, tant'è che può lasciarlo anche in ereditarietà ai figli: conseguenza del feudalesimo. Dopo la deposizione di Carlo il grosso, il Regno d'Italia, che in linea di diritto apparteneva ai territori assegnati all'imperatore, venne disputato fra i vari feudatari dell'Italia centro-settentrionale, mentre il resto della penisola rimaneva ancora diviso tra il papato, i domini Bizantini e il Ducato longobardo di Benevento. Tutto cambia con l'arrivo dei normanni. 3