L'ascesa di Carlo Magno e le prime conquiste
Quando nel 771 Carlo rimase l'unico sovrano del regno franco, si trovò a capo dello stato più potente dell'Occidente. I suoi predecessori avevano fatto un ottimo lavoro: avevano rafforzato il potere del re, stretto alleanze con la Chiesa e creato un esercito formidabile con una cavalleria numerosa ed efficiente.
Carlo non si accontentò di quello che aveva ereditato. Lanciò subito una politica espansionistica con tre obiettivi chiari: rendere sicuri i confini, diffondere il cristianesimo e ovviamente ampliare i suoi domini. La prima grande vittoria fu nel 774 contro i Longobardi - il loro regno venne completamente annesso ai domini franchi.
Dopo la conquista, l'Italia si presentava come un mosaico frammentato. I Franchi controllavano direttamente fino alla Toscana, la Chiesa aveva il potere dal Lazio alla Romagna, mentre al sud sopravvivevano ancora ducati longobardi e territori bizantini. Per tenere tutto sotto controllo, Carlo introdusse il sistema vassallatico e quello curtense.
💡 Ricorda: Carlo riuscì a conquistare i Longobardi non solo con la forza militare, ma anche mantenendo parte delle loro leggi e coinvolgendo la loro aristocrazia nel nuovo sistema di governo.
La guerra più lunga e difficile fu quella contro i Sassoni (772-804). Questi popoli germanici tra il Reno e l'Elba erano ancora pagani, cosa che diede a Carlo e al Papa una scusa perfetta per la conquista. I Sassoni si ribellarono continuamente, ma alla fine furono sottomessi e convertiti al cristianesimo con la forza.