Un'impero romano e cristiano
Mentre l'impero romano d'occidente crollava, l'impero d'Oriente, noto come impero bizantino dal nome di Costantinopoli, manteneva una solidità che gli permise di conservare a lungo la sua potenza. Gli imperatori di Costantinopoli si consideravano i titolari dell'autorità imperiale su tutti i territori che avevano fatto parte dell'impero romano. Questa ideologia portò ad alcune guerre per la riconquista dei territori perduti e a contrasti con la Chiesa di Roma. Nella seconda metà del V secolo, mentre in Occidente nascevano i regni romano-barbarici, gli imperatori d'Oriente dovettero affrontare una doppia pressione sui confini, dei popoli barbari e dell'impero persiano.
Massima espansione dell'Impero Bizantino
L'impero bizantino era popoloso e prospero, con un'amministrazione efficiente e numerose città, come Tessalonica, Antiochia e Alessandria d'Egitto. La stessa Costantinopoli raggiunse nel VI secolo il mezzo milione di abitanti. Il sistema amministrativo era centralizzato e gerarchico e c'era una netta separazione tra autorità militare e civile. L'impero era cristiano e l'imperatore aveva un potere assoluto, conferitogli da Dio, e la sua figura era sacra e inviolabile.
Giustiniano
Nel 527, divenne imperatore Giustiniano. Sotto il suo regno, dal 527 al 565, l'impero bizantino tornò ad essere protagonista anche in Occidente. L'obiettivo principale di Giustiniano era riunificare il mondo mediterraneo e restaurare l'antica autorità imperiale romana. Giustiniano si pose anche il compito di favorire ed imporre la fede cristiana. Uno dei principali obiettivi di Giustiniano era garantire a tutti la certezza del diritto e confermare che l'autorità imperiale era l'unica fonte della legge.
La riconquista dell'Occidente
Nel 533 le truppe bizantine comandate dal generale Belisario sbarcarono in Africa e ottennero rapidamente la vittoria, debellando il regno vandalo. In seguito, Giustiniano tentò anche di strappare la Spagna ai Visigoti e riuscì a prendere solo un piccolo territorio con la città di Cordova. Nel 535 ebbe inizio la campagna per la riconquista dell'Italia, allora regno ostrogoto, conosciuta come guerra greco-gotica.
Renovatio Imperii
La guerra greco-gotica causò distruzioni significative e durò quasi vent'anni, ma alla fine i Bizantini riuscirono a riprendere il controllo, con la presa di Ravenna al comando del generale Narsete. Alla fine della guerra, Ravenna divenne capitale e iniziò per la città un periodo di grande splendore, con monumenti come la basilica di Sant'Apollinare in Classe e quella di San Vitale.
Con la legislazione estesa all'Italia nel 554, l'impero bizantino si trovò al culmine della sua massima espansione, ma la caduta era imminente.