Il 1848 in Europa: l'anno delle rivoluzioni
Il 1848 è come un vulcano che esplode in tutta Europa - e stavolta non sono solo i borghesi a ribellarsi, ma anche operai e lavoratori colpiti da una durissima crisi economica. La fame e la disoccupazione rendono il popolo ancora più arrabbiato contro i governi.
Tutto inizia a Parigi, dove Luigi Filippo d'Orléans era diventato troppo conservatore. Il popolo lo costringe ad abdicare e nasce la Seconda Repubblica francese con riforme rivoluzionarie: abolizione della schiavitù, fine della pena di morte, libertà di stampa e giornata lavorativa di massimo dieci ore. Come presidente viene eletto Luigi Napoleone Bonaparte, nipote del grande Napoleone.
La notizia delle vittorie parigine vola veloce come un fulmine fino a Vienna. In marzo scoppiano rivolte che costringono alle dimissioni il potentissimo cancelliere Metternich. L'imperatore Ferdinando I promette costituzione e libertà, ma è solo una tattica per guadagnare tempo.
💡 Attenzione: Le promesse dei sovrani durante le rivolte spesso sono solo trucchi per calmare la situazione!
Anche Milano, Venezia, Praga e Budapest si ribellano chiedendo l'indipendenza dall'Austria. Ma l'impero contrattacca duramente: le truppe imperiali schiacciano tutte le insurrezioni e Ferdinando I abdica in favore del giovane e determinato Francesco Giuseppe, che governerà con pugno di ferro.