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11/9/2022
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Le guerre puniche LE CAUSE DELLA RIVALITÀ TRA ROMA E CARTAGINE L'espansione romana aveva ormai raggiunto la Sardegna e la Corsica e puntava al dominio della Sicilia per via delle sue ricchezze. La potenza del Mediterraneo dell'epoca, però, era Cartagine, una delle poche colonie puniche (fenicie) ancora in funzione: anch'essa aveva il desiderio di dominare la stessa area e ciò provoco un grande clima di tensione tra le due potenze. PRIMA GUERRA PUNICA (264 - 241 a.C) Nel 269 a.C. Siracusa cercò di sottrarre il territorio a Messina, una colonna mamertina, la quale chiese subito l'aiuto di Cartagine. La presenza cartaginese presto divenne troppo opprimente e Siracusa chiese aiuto a Roma per liberarsene. Fu così che scoppio la Prima Guerra Punica. Cartagine possedeva un esercito molto esperto nei combattimenti via mare, mentre Roma possedeva gli uomini più esperti nei combattimenti via terra. Siccome la guerra si sarebbe svolta via mare, Roma dovette trovare dei modi per sconfiggere lo stesso Cartagine. Fu così che si avviò una grande costruzione di navi, che possedevano tutte un rostro, ossia uno strumento che creava ponti tra le navi romane e quelle nemiche e permetteva quindi ai romani di combattere come erano abituati. Grazie a questo strumento, fu Roma a vincere la guerra e a conquistare l'intera Sicilia. SECONDA GUERRA PUNICA (218...
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- 202 a.C.) Dopo aver conquistato le coste adriatiche, la pianura padana, la Sicilia e la Sardegna, Roma iniziò a interessarsi alla conquista della Spagna, una regione ricca di minerali con la quale sarebbero stati pagati i costi della guerra. Con Cartagine, si divise i confini per ciascuna potenza: Roma avrebbe avuto la parte Nord al fiume Ebro, mente Cartagine avrebbe avuto la parte sud del fiume. Ben presto, però, Cartagine iniziò a provocare Roma conquistando una città, e da lì ha inizio la Seconda Guerra Punica. Un punico di nome Annibale creò poi un enorme esercito composto da 50'000 e 40 elefanti, con la quale da Cartagine avrebbero raggiunto Roma passando per lo stretto di Gibilterra fino alle Alpi: sarebbe servito per convincere le popolazioni del nord Italia ad unirsi a loro, ma ciò non funzionò. L'esercito non passo per Roma ma raggiunse la Puglia, dove i romani subirono una pesante sconfitta a Canne. Annibale decise di non passare per Roma vista la stanchezza del suo esercito, e fu proprio quella l'occasione per i romani di riorganizzare le forze: infatti pochi anni dopo, i cartaginesi subirono una tremenda sconfitta a Zama, nell'entroterra tunisino, che fece passare a Roma il ruolo di potenza mediterranea. TERZA GUERRA PUNICA (146 a.C.) Nonostante la sconfitta a Zama, la ricchezza cartaginese preoccupava lo stesso Roma. Quest'ultima allora domandò ai cartaginesi di abbandonare la loro città e di ricostruirla nell'entroterra, cosa ovviamente inaccettabile per una popolazione marina come quella dei Fenici. Loro rifiutarono, e nel 146 a.C. Cartagine venne rasa al suolo dai Romani.