La Guerra contro Taranto e le Guerre Pirriche
Quando Roma iniziò a interessarsi della Magna Grecia (le colonie greche del sud Italia), scatenò uno scontro che avrebbe cambiato la storia del Mediterraneo. Taranto, la città greca più potente del sud, non poteva tollerare l'interferenza romana nei suoi affari.
La situazione esplose quando i romani inviarono navi nel golfo di Taranto nel 282 a.C. I tarantini chiamarono in aiuto re Pirro dell'Epiro, che sbarcò in Italia con 25.000 soldati e 20 elefanti da guerra - animali che i romani non avevano mai visto!
Pirro vinse le prime battaglie (Eraclea e Ascoli Satriano) proprio grazie agli elefanti, ma le sue erano "vittorie di Pirro" - costose e insostenibili. I romani impararono in fretta: nella battaglia decisiva di Maleventum (275 a.C.) usarono gli arcieri per tenere lontani gli elefanti e vinsero definitivamente.
La conquista di Taranto nel 272 a.C. segnò l'inizio dell'ellenizzazione romana. I romani rimasero affascinati dalla cultura greca: letteratura, filosofia, arte e persino l'abitudine di radersi la barba divennero simboli di distinzione per l'aristocrazia romana.
Curiosità: L'espressione "vittoria di Pirro" che usiamo oggi deriva proprio da queste battaglie, dove vincere costava troppo per essere davvero un successo!