Dalla guerra franco-prussiana a Roma capitale
Bismarck, determinato a conquistare l'egemonia in Europa, cercò pretesti per attaccare la Francia di Napoleone III. L'occasione si presentò quando un parente del re di Prussia rifiutò il trono vacante di Spagna, provocazione che spinse la Francia a dichiarare guerra. L'esercito prussiano, superiore in organizzazione e tecnologia, sconfisse rapidamente i francesi.
Pochi mesi dopo, il 18 gennaio 1871, nella reggia di Versailles, i principi tedeschi proclamarono Guglielmo I imperatore della Germania, completando l'unificazione tedesca. Nel frattempo, a Parigi scoppiava un'insurrezione popolare che portò alla nascita della Comune di Parigi, una forma di governo rivoluzionario che fu presto soppressa nella violenza.
L'Italia, non essendo intervenuta a fianco di Napoleone III, colse l'occasione per annettere Roma. Il 20 settembre 1870, le truppe italiane guidate dal generale Cadorna entrarono nella città, che l'anno successivo divenne ufficialmente la capitale del Regno d'Italia. Papa Pio IX, in segno di protesta, si rinchiuse nel palazzo del Vaticano, dando inizio a un lungo periodo di tensioni tra Stato e Chiesa.
⚠️ Attenzione: Il 20 settembre 1870 è una data fondamentale nella storia italiana - segna la fine del potere temporale del Papa e completa l'unificazione nazionale!