Le trasformazioni culturali e le tensioni sociali
Nonostante l'ottimismo della Belle Époque, emergono segnali di crisi esistenziale e inquietudini. La famiglia tradizionale entra in crisi e le persone cercano nuovi stili di vita, spesso con grande drammaticità.
Questa situazione stimola soluzioni innovative in tutti i campi culturali. Sigmund Freud (1856-1939) sviluppa la psicoanalisi, un metodo rivoluzionario per studiare la mente umana.
Si diffonde una cultura che esalta l'azione istintiva e irrazionale. Il patriottismo ottocentesco lascia spazio a un nazionalismo fanatico e al razzismo, che considerano la nazione superiore alle altre sia politicamente che etnicamente.
💡 Attenzione: Questi movimenti estremisti porteranno ai drammi del XX secolo!
Fra le popolazioni si diffondono xenofobia (odio per gli stranieri) e sciovinismo (patriottismo esagerato). L'antisemitismo cresce in Francia, Germania, Austria-Ungheria e Russia, alimentato da false teorie su complotti ebraici.
Come reazione nasce il sionismo, movimento politico guidato da Theodor Herzl (1860-1904) che vuole creare uno stato ebraico in Palestina per proteggere gli ebrei dalle persecuzioni. Intanto il francese Arthur de Gobineau teorizza la superiorità della razza ariana, idee riprese dal tedesco Chamberlain che influenzeranno tragicamente il futuro.