La Grande Depressione e le Sue Conseguenze
La Grande Depressione del 1873-1896 non è un crollo, ma un riassestamento doloroso del sistema. È una crisi di sovrapproduzione: si produce troppo rispetto a quello che si riesce a vendere.
Le cause sono chiare: la rivoluzione industriale si diffonde ovunque creando troppa concorrenza, il liberoscambismo permette a tutti di vendere dovunque, e i miglioramenti nei trasporti fanno arrivare prodotti americani e russi a prezzi stracciati in Europa.
La soluzione? Quasi tutti i paesi europei abbandonano il libero mercato e adottano il protezionismo (solo l'Inghilterra resiste). Contemporaneamente, la popolazione cresce, le città si espandono e nasce la società di massa.
Le migrazioni esplodono in due ondate: prima (1840-1880) dal Nord Europa verso il Nord America, poi (1890-1914) dal Sud Europa (compresa l'Italia meridionale) verso le Americhe.
💡 Effetto importante: Le rimesse degli emigranti portano soldi in patria, ma spesso vengono usate per comprare terra invece che per innovare l'agricoltura, creando il divario Nord-Sud.
La società si stratifica in modo nuovo: l'aristocrazia perde potere reale, la borghesia diventa protagonista divisainaltaemedio−piccola, il proletariato cresce e si organizza.