L'Inghilterra dai Tudor agli Stuart
Quando Elisabetta I morì senza figli, il trono passò al cugino Giacomo I Stuart nel 1603. Subito iniziarono i problemi: aveva sempre bisogno di soldi e impose nuove tasse senza chiedere il permesso al Parlamento. Per farsi degli alleati, regalò titoli nobiliari a destra e manca, specialmente al suo favorito George Villiers.
L'Inghilterra del Seicento era in piena espansione economica. C'erano i vecchi aristocratici che vivevano a corte, i gentlemen della piccola nobiltà di campagna, e i ricchi mercanti borghesi delle città che volevano salire nella scala sociale. Tutti questi gruppi avevano un punto in comune: difendevano i propri interessi attraverso il Parlamento.
Il Parlamento era diviso in due parti: la Camera dei Lords (nobili scelti dal re) e la Camera dei Comuni (i più ricchi e influenti, soprattutto gentry). Giacomo I però voleva limitarne i poteri e imporre tasse senza il loro consenso. Risultato? Scontro totale.
Ricorda: Le tensioni religiose peggiorarono tutto. I cattolici speravano in un ritorno al cattolicesimo, ma Giacomo I rafforzò l'anglicanesimo. Nel 1605 scoppiò addirittura la Congiura delle Polveri, un tentativo di assassinarlo. Anche i puritani erano contro di lui e molti emigrarono nel Nuovo Mondo.