Dalla Repubblica al Terrore (1792-1795)
La guerra contro Austria e Prussia nel 1792 radicalizzò tutto! Mentre Robespierre temeva che il conflitto avrebbe destabilizzato la rivoluzione, Brissot credeva che avrebbe unito la nazione. Il re sfruttò questa divisione, ma il risultato fu l'opposto: nacque la Repubblica e Luigi XVI finì ghigliottinato nel 1793.
La Convenzione Nazionale si divise in tre gruppi: i Girondini (borghesi moderati), "La Palude" (centristi), e i Montagnardi di Robespierre radicalifilo−popolari. I Giacobini presero il controllo attraverso il Comitato di Salute Pubblica, introducendo il maximum (controllo dei prezzi) e liquidando i Girondini.
Iniziò così il Terrore (1793-1794): chiunque fosse anche solo sospettato di tradimento veniva ghigliottinato. Anche Danton e Hebert, ex alleati di Robespierre, persero la testa. Alla fine, la stessa Convenzione si stancò della dittatura e condannò a morte Robespierre nel luglio 1794.
La Costituzione del 1795 segnò il ritorno dei moderati borghesi con un sistema bicamerale e il Direttorio. Nacque un regime liberista ma censitario, che escludeva i poveri dal voto e preparò il terreno per l'ascesa di un giovane generale: Napoleone Bonaparte.
Punto chiave: Il Terrore dimostra come le rivoluzioni possano "divorare i propri figli" - anche i leader rivoluzionari non erano al sicuro!