Il dittatore e le assemblee popolari
In situazioni di estrema emergenza, i consoli potevano nominare un dittatore su incarico del Senato. Questo magistrato straordinario concentrava tutti i poteri, ma solo per massimo sei mesi e con limiti precisi.
Il dittatore non poteva cambiare la costituzione, dichiarare guerra o imporre nuove tasse. I suoi decreti avevano valore di legge e nessuno poteva opporsi, ma era comunque un potere temporaneo e controllato.
I Comizi erano le assemblee del popolo che votavano le leggi, eleggevano i magistrati e giudicavano gli appelli. Si dividevano in tre tipi: Curiati (perdevano importanza), Centuriati (sempre più potenti) e Tributi (le cui decisioni equivalevano alle leggi).
Il Senato aveva un ruolo consultivo ma era l'organo più influente. Formato da ex-magistrati a vita, decideva su guerra e pace, riceveva ambasciatori stranieri e guidava la politica estera romana.
⚖️ Sistema di controlli: Ogni istituzione romana aveva dei contrappesi - nessuno poteva concentrare troppo potere per troppo tempo, tranne in emergenze estreme.