La prima rivoluzione industriale fu il risultato di un insieme di innovazioni economiche e sociali, che a partire dal modo di produrre, furono in grado di mutare la vita dell'uomo in tutti i suoi aspetti. Ebbe inizio in Inghilterra alla fine del Settecento, dal 1770 al 1870, l'agricoltura (settore primario) venne superata, come principale fonte di reddito dall'industria (settore secondario). Mentre i contadini si trasformano in operai, le città crescevano rapidamente e la popolazione complessivamente raddoppio. La prima rivoluzione industriale ebbe inizio proprio in Inghilterra per una serie di fattori:
Fattori della Rivoluzione Industriale in Inghilterra
La rivoluzione industriale inglese aveva innovato la vita politica, ma anche quella economica, consentendo la libera circolazione delle merci. Il paese si dotò, di un'efficiente rete di trasporti, formata da strade sia da canali navigabili. Trasformazione della vita nelle campagne, con la diffusione delle recinzioni, che favorì la specializzazione delle produzioni e lo sviluppo dell'allevamento. Poté contare su di un surplus di capitali da investire. Gli inglesi detennero un primato indiscusso nell'ambito delle più importanti scoperte tecnico-scientifiche.
Sviluppo della Rivoluzione Industriale in Altri Paesi
Il secondo paese in cui si verificò la rivoluzione industriale fu il Belgio (1790), seguiti dalla Svizzera e la Francia (1830) e la Germania (1850). Gli Stati Uniti (1850), mentre tra la seconda metà dell'ottocento e l'inizio del Novecento si svilupparono il Giappone, la Russia e l'Italia.
Fondamentali Periodi della Rivoluzione Industriale
Nell'evoluzione si possono riconoscere due momenti: il primo periodo dal 1770 al 1830, fu caratterizzato dall'espansione delle produzione tessile, mentre il secondo periodo dal 1830 in poi, fu denominato dall'avvento delle ferrovie e la siderurgia diventò il settore trainante dello sviluppo.
Scienze e Tecnica durante la Rivoluzione Industriale
La rivoluzione industriale non sarebbe possibile senza innovazioni tecnologiche, senza l'utilizzo di macchine in grado di aumentare la produttività del lavoro umano. Tecnici e scienziati convergevano sui medesimi obiettivi, con l'utilizzo di nuove macchine che impose alla scienza e alla tecnica di trovare un quotidiano terreno d'intesa.
Meccanizzazione del Settore Tessile
Il primo settore che venne trasformato dall'avvento delle macchine fu quello tessile. La vera e propria svolta si ebbe con l'invenzione dei filatoi idraulici che sostituivano quelli azionati manualmente dall'operaio, aumentando la produttività di centinaia di volte.
La Chimica e la Rivoluzione Industriale
La produzione dei tessuti, richiede operazioni non strettamente legate all'utilizzazione di telai meccanici. Era il caso del candeggio, il processo che serve a sbiancare la lana o della tintura dei tessuti. Era necessario l'intervento di uomini con un'istruzione scientifica per mantenere lo sviluppo della chimica al passo con le invenzioni meccaniche.
L'Invenzione della Macchina a Vapore
L'invenzione della macchina a vapore consentì l'utilizzazione dell'energia chimica del carbone. Si deve all'ingegnere scozzese James Watt, che, su incarico dell'università di Glasgow, nel 1769 perfezionò la macchina a vapore inventata da Thom.