Luigi XIV: l'Apogeo dell'Assolutismo
Il Re Sole governa dal 1661 al 1715 e incarna perfettamente lo stato assoluto. Si definisce così perché, come il sole illumina i pianeti, lui dà vita alla corte e al regno. Crede profondamente nell'origine divina del suo potere e riesce a centralizzare tutto nella sua figura.
La sua strategia è geniale: sposta la nobiltà a Versailles, dove la tiene occupata con feste ed etichetta di corte invece di farla complottare nei territori. Gli intendenti diventano i suoi occhi e orecchie nelle province, mentre Jean-Baptiste Colbert applica il mercantilismo: aumentare le esportazioni, limitare le importazioni, proteggere la produzione nazionale.
Sul piano religioso Luigi XIV non tollera opposizioni. Revoca l'Editto di Nantes con l'Editto di Fontainebleau (1685), perseguita gli ugonotti e condanna i giansenisti, che predicavano un cristianesimo più puro contro il lusso di corte. Il risultato? Migliaia di protestanti fuggono dalla Francia, impoverendo il paese.
📌 Ricorda: Luigi XIV realizza il perfetto stato assoluto, ma le sue persecuzioni religiose e le guerre continue preparano la crisi del Settecento.