Le Divisioni Interne e l'Evoluzione del Califfato
La successione di Maometto generò profonde divisioni nella comunità musulmana, portando alla formazione di due principali correnti: i Sunniti e gli Sciiti. I Sunniti, che rappresentavano la maggioranza, sostenevano che il califfo dovesse essere scelto in base alle sue capacità, mentre gli Sciiti insistevano che la leadership dovesse rimanere all'interno della famiglia di Maometto.
La tensione raggiunse il suo apice nel 656 quando Alì, cugino di Maometto, assunse il potere. Il suo breve regno fu segnato da una guerra civile che si concluse con il suo assassinio, evento che diede origine definitiva alla corrente sciita, conosciuta anche come "partito di Alì".
Evidenziazione: Il trasferimento della capitale da Damasco a Baghdad sotto gli Abbasidi segnò l'inizio di un'epoca d'oro della civiltà islamica, caratterizzata da straordinari progressi in campo scientifico, artistico e culturale.
La dinastia degli Omayyadi, che aveva governato inizialmente il califfato, fu rovesciata dagli Abbasidi, che spostarono il centro del potere a Baghdad, in Mesopotamia. I sopravvissuti Omayyadi trovarono rifugio in Spagna, dove fondarono un emirato indipendente a Cordova che si trasformò in un califfato durato fino al 1031, creando un ponte culturale tra il mondo islamico e l'Europa medievale.