Dalle vittorie cattoliche al nuovo equilibrio europeo
La fase danese (1625-1629) vide Cristiano IV di Danimarca tentare l'espansione verso sud, ma le forze cattoliche dominarono ancora grazie a Tilly e al geniale Albrecht von Wallenstein. Ferdinando II si sentì così sicuro da proclamare l'editto di restituzione (1629), obbligando i protestanti a restituire tutti i beni ecclesiastici presi dopo il 1555.
Poi arrivò Gustavo II Adolfo di Svezia (1630-1635) con il suo esercito modernissimo, cambiando completamente le sorti del conflitto. Gli svedesi spazzarono via le forze cattoliche finché il re non morì a Lützen (1632), permettendo ai cattolici di riorganizzarsi.
La fase francese (1635-1648) segnò la svolta definitiva. La Francia di Richelieu entrò direttamente in guerra, temendo l'accerchiamento degli Asburgo. Le vittorie di Breitenfeld e Rocroi piegarono definitivamente le forze cattoliche.
La pace di Vestfalia (1648) ridisegnò l'Europa: l'Impero si frantumò in oltre 300 stati autonomi, gli Asburgo persero influenza in Germania, Svizzera e Province Unite ottennero l'indipendenza definitiva. Soprattutto, si affermò il principio della pluralità religiosa e della libertà di culto privato.
Risultato: Questa guerra trasformò l'Europa da un mosaico di conflitti religiosi in un sistema di stati sovrani basato sull'equilibrio di potere - le basi del mondo moderno!