L'età d'oro di Elisabetta I

Ti sei mai chiesto come una donna sia riuscita a dominare l'Europa del '500? Elisabetta I (1558-1603) eredita un paese diviso religiosamente dopo la morte del padre Enrico VIII, ma riesce a trasformarlo in una potenza europea.

La Regina Vergine consolida definitivamente la Chiesa Anglicana con i 39 Articoli del 1563, creando un compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo. I puritani calvinisti vogliono invece una riforma più radicale, chiedendo di "purificare" la chiesa da ogni residuo cattolico.

Sul piano internazionale, Elisabetta sfida apertamente l'egemonia spagnola di Filippo II. Quando nel 1587 fa giustiziare la cugina cattolica Maria Stuart, accusata di complotto, scatena la guerra con la Spagna. I famosi corsari inglesi come Francis Drake e Walter Raleigh, autorizzati dalla corona, affondano le navi nemiche trasformando la pirateria in arma politica.

Curiosità: Elisabetta rifiutò tutte le proposte di matrimonio, inclusa quella di Filippo II di Spagna, per mantenere la sua indipendenza politica!

L'ascesa degli Stuart e le prime tensioni

Con la morte di Elisabetta si chiude l'era dei Tudor e sale al trono Giacomo I Stuart, figlio della giustiziata Maria Stuart. Il nuovo re eredita però una situazione economica disastrosa e cerca di risolverla imponendo nuove tasse, scatenando subito conflitti.

La società inglese del tempo è incredibilmente variegata: dalla nobiltà ai gentlemen (piccola nobiltà di campagna), dai ricchi mercanti agli yeomen (piccoli proprietari). Tutti questi ceti formano il partito parlamentare e affidano alla Camera dei Comuni la difesa dei loro interessi contro l'assolutismo regio.

Giacomo I cerca di rafforzare il suo potere appoggiandosi alla Chiesa Anglicana, ma questo attira l'ostilità sia dei cattolici che dei protestanti più radicali. Nel 1605 degli estremisti cattolici organizzano la famosa Congiura delle Polveri, tentando di far saltare il Parlamento a Westminster. Molti puritani delusi fuggono addirittura in America diventando i "Padri Pellegrini".

Da sapere: Il Parlamento era diviso in Camera dei Lords (nominati dal re) e Camera dei Comuni (eletti dai sudditi più ricchi), un sistema che influenzerà tutti i parlamenti moderni.

Carlo I e la guerra civile

Carlo I eredita dal padre Giacomo la voglia di assolutismo, ma si scontra duramente con un Parlamento sempre più determinato. Nel 1628 i parlamentari gli presentano la Petition of Rights, chiedendo di rispettare le prerogative del Parlamento e limitare le iniziative assolutiste.

Il re accetta per qualche anno, giusto il tempo di riorganizzare le finanze, poi revoca tutto e scioglie il Parlamento. Quando nel 1640 è costretto a riconvocarlo, i rapporti sono ormai compromessi e scoppia la guerra civile.

L'esercito parlamentare viene organizzato dal puritano Oliver Cromwell, un gentleman che si rivela geniale stratega militare. Nel 1649 Carlo I viene condannato a morte - un evento sconvolgente per l'Europa dell'epoca! Cromwell prende il potere creando la prima repubblica inglese, che però si trasforma presto in una dittatura personale. Nel 1653 si autoproclamà "Lord Protettore", e alla sua morte il titolo passa al figlio Richard, privo però di doti politiche.

Fatto storico: L'esecuzione di Carlo I nel 1649 scioccò tutta l'Europa monarchica - era la prima volta che un re veniva giustiziato dal suo stesso popolo!

La Restaurazione e i primi diritti civili

Dopo il fallimento della repubblica cromwelliana, la corona passa a Carlo II Stuart. Ormai è chiaro che il re non può più imporre tasse o esercitare poteri senza l'appoggio del Parlamento - un principio fondamentale che non verrà più messo in discussione.

Nel 1662 l'Atto di Uniformità conferma l'anglicanesimo come religione di stato. Carlo II può contare su due gruppi parlamentari: i Tories $filo-monarchici$ e i Whigs (promotori delle libertà religiose e provenienti dai nuovi ceti commerciali e manifatturieri).

Il primo atto di Carlo II è un editto di amnistia per i repubblicani, che però si rivela discriminatorio verso cattolici e protestanti non anglicani. Nel 1679 approva però l'Habeas Corpus Act, una legge rivoluzionaria che tutela i diritti fondamentali dei cittadini contro gli arresti arbitrari.

Alla morte di Carlo II sale al trono il fratello Giacomo II, che tenta un doppio colpo di stato: restaurare sia il cattolicesimo che l'assolutismo. Emana una Dichiarazione di Indulgenza per la libertà di culto e allaccia rapporti diplomatici con il Papa e Luigi XIV di Francia.

Pillola di diritto: L'Habeas Corpus Act garantisce che nessuno possa essere imprigionato senza un processo regolare - un principio che influenzerà tutte le costituzioni democratiche!

La Gloriosa Rivoluzione

Quando a Giacomo II nasce un figlio da una principessa cattolica, la Chiesa Anglicana teme seriamente una restaurazione cattolica definitiva. È il momento dell'azione decisiva!

Whigs e Tories si alleano e chiedono aiuto a Guglielmo III d'Orange, campione della causa protestante. La spedizione si rivela vittoriosa senza nemmeno combattere: Giacomo II fugge in Francia di fronte all'avanzata di Guglielmo.

La Camera dei Comuni chiede al nuovo sovrano di sottoscrivere il Bill of Rights, che fissa per sempre i limiti del potere monarchico. Nel 1689 l'Atto di Tolleranza garantisce finalmente la libertà di culto. Nasce così la monarchia parlamentare inglese, modello per tutte le democrazie future.

La Gloriosa Rivoluzione del 1688-89 si chiama così proprio perché avviene senza spargimenti di sangue, attraverso un cambio pacifico ma definitivo degli equilibri di potere. Da questo momento il re regna, ma non governa: il vero potere appartiene al Parlamento.

Eredità storica: La Gloriosa Rivoluzione crea il primo esempio moderno di monarchia costituzionale, diventando il modello per le rivoluzioni democratiche dei secoli successivi!