Le Fasi Finali e la Pace di Westfalia
La fase svedese (1630-1635) vide l'ingresso di Gustavo II Adolfo di Svezia che guidò la coalizione anticattolica con il supporto della Francia. Nonostante iniziali successi, la morte del re svedese nella battaglia di Lützen (1632) e la sconfitta di Nördlingen (1634) indebolirono la posizione protestante.
La fase francese (1635-1648) rappresentò la svolta decisiva. La Francia, guidata prima da Richelieu poi da Mazzarino, smise di limitarsi ai finanziamenti e intervenne direttamente a fianco di Svezia e Province Unite. Le vittorie di Breitenfeld (1642) e Rocroi (1643) ribaltarono le sorti del conflitto.
Nel 1648 la Pace di Westfalia ridisegnò completamente l'Europa: l'Impero si frammentò in Stati autonomi, la Svezia diventò una grande potenza baltica acquisendo la Pomerania, la Francia ampliò i suoi confini, mentre Svizzera e Province Unite ottennero l'indipendenza formale. Il principio cuius regio, eius religio fu esteso anche ad altri culti protestanti, permettendo ai sudditi di praticare privatamente fedi diverse da quella del sovrano.
Punto chiave: La Pace di Westfalia non fu solo la fine di una guerra, ma l'inizio del moderno sistema degli Stati europei basato sulla sovranità territoriale.