Nel Medioevo, le donne avevano poche scelte in termini di ruolo nella società. Potevano optare tra il matrimonio e la vita familiare oppure la vita monastica. Erano considerate di poco conto, mentre gli uomini avevano il controllo su tutto e su tutti. Alle donne non era permesso partecipare ai culti religiosi o alle manifestazioni politiche. Dovevano camminare a testa alta con gli occhi bassi e senza muovere le palpebre. Una buona moglie doveva essere in grado di cucinare, lavorare a maglia, fare il bucato, attingere l'acqua dal pozzo, filare, mantenere la casa in ordine e pulita, raccogliere legna, gestire il bestiame e aiutare gli uomini nei lavori rurali.
Il Matrimonio
Nel Medioevo, i matrimoni erano di solito organizzati dai genitori degli sposi, preceduti da una promessa solenne che aveva lo scopo di definire e costituire la dote, il cui contributo era principalmente dovuto dallo sposo. Le donne lavoravano non solo nelle case, ma anche nei campi o in altri luoghi.
Istruzione
Nel contesto scolastico e nei centri di istruzione superiore, le donne erano quasi del tutto assenti. Le differenze nel tasso di alfabetizzazione tra uomini e donne erano evidenti, così come le differenze nella natura dell'istruzione maschile e femminile, che variavano a seconda delle classi sociali. Le donne di famiglie agiate avevano accesso all'istruzione, ma a differenza degli uomini, la formazione avveniva prevalentemente in ambito domestico.
Lavoro
Le donne si occupavano principalmente delle faccende domestiche e di attività connesse alla gestione della casa, come la cura del bestiame, la produzione casearia e l'orticoltura. Erano anche responsabili della preparazione del pane e della birra per uso quotidiano, nonché della produzione di vestiti e biancheria da letto.
In conclusione, nel Medioevo, le donne avevano un ruolo ben definito, principalmente legato alle attività domestiche e alla famiglia, con limitate opportunità di istruzione e di scelta riguardo al proprio futuro.