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17/6/2022

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LE SIGNORIE
Verso la metà del 200 le civiltà comunali si avviarono verso il declino e nacque una nuova
forma di governo: la signoria. Istitu

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LE SIGNORIE Verso la metà del 200 le civiltà comunali si avviarono verso il declino e nacque una nuova forma di governo: la signoria. Istituzione sorta come evoluzione dei Comuni, in cui il potere è affidato ad un signore (il podestà o un membro di una famiglia influente locale) che ha il compito di riportare o mantenere l'ordine nella città. Nasce come istituzione straordinaria e temporanea, ma finisce col diventare ereditaria e vitalizia, ben accolto dalla popolazione, fino ad ottenere un riconoscimento formale (titolo di duca o di vicario imperiale) da parte del Papa o dell'imperatore. Le signorie porteranno alla nascita degli stati regionali. Le principali signorie sono: i Visconti a Milano sconfitta famiglia dei Torriani, i Visconti ottennero il titolo di vicari imperiali da Enrico VII. La signoria milanese conobbe un ulteriore consolidamento iniziando una campagna espansionistica con Gian Galeazzo Visconti, che si dimostrò abile riguardo le relazioni diplomatiche ottenendo il titolo di Duca. Così il territorio milanese divenne un principato. ☐i Savoia in Piemonte e Liguria in queste regioni si effettuava il passaggio degli eserciti e questo conferì una posizione privilegiata ai Savoia tra la Francia, la Germania e l'Italia. I Savoia arriveranno a dominare una fascia costiera che si estesa fino a Nizza. Repubblica di Venezia non seguì il processo di affermazione di una signoria...

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ma era costituita da una repubblica oligarchica, retta da un doge e governata dalle famiglie che costituivano il Gran Consiglio, il quale subirà un provvedimento secondo cui l'accesso al governo era limitato alle famiglie patrizie già appartenenti al consiglio o nominate dal Doge. Seppur diverso dalla signoria, anche qui ci fu un accentramento e una chiusura di potere, escludendo i ceti popolari. Venezia fu caratterizzata da una lunga rivalità con Genova, ma alla fine riuscì a mantenere la propria indipendenza. i Medici a Firenze precedentemente la città fece da sfondo alle tensioni tra popolo grasso e popolo minuto che sfociarono nella rivolta nota come tumulto dei ciompi, dal nome dei lavoratori della lana, nella quale si impose il popolo grasso. Firenze godeva di una stabilità politica in cui spiccavano diversi gruppi familiari tra cui i Medici. Questi ultimi si imposero come signoria con Cosimo il Vecchio. → conquista degli aragonesi Intanto in Italia ricordiamo che la parte meridionale era frammentata secondo la divisione del mezzogiorno. La morte di Roberto D'Angiò aprì un periodo di grande instabilità nel Regno di Napoli. In assenza di eredi maschi salì al trono la nipote Giovanna. Il regno angioino si indeboli radicalmente a causa delle lotte dinastiche tra i diversi rami della famiglia angioina e tra le famiglie aristocratiche. Di questo indebolimento se ne approfittò Alfonso V d'Aragona che trovò sostegno nel duca Filippo Maria Visconti. Questa alleanza spinse Firenze, Venezia e il papa a schierarsi contro il ducato di Milano, coinvolgendo anche Francesco Sforza, figlio di Muzio Attendolo detto Sforza che acquisì un forte potere con la sua compagnia di ventura (gruppo di uomini armati che venivano reclutati da un comandante militare chiamato dottiere). Francesco divenne uno dei più importar condottieri italiani aveva ottenuto una promessa di matrimonio con la figlia dell'astuto duca di Milano. Questi conflitti videro prevalere Alfonso d'Aragona che riunificò la corona di Napoli e di Sicilia sotto i suoi domini. Dopo la morte di Alfonso salì il figlio Ferdinando che consolidò il suo potere grazie ad abili politiche matrimoniali. →gli Sforza a Milano Come abbiamo visto l'alleanza tra Visconti e Aragonesi fu ostacolata da Venezia e Firenze. Le cose cambiarono con la morte senza eredi del duca di Milano. Fra i candidati alla sua successione c'era Francesco Sforza, ben visto dai milanesi. Il passaggio però non fu immediato, perché i milanesi cercarono di instaurare una Repubblica ambrosiana, che avrebbe dovuto ripristinare le antiche istituzioni comunali, al fallimento di questo governo repubblicano, Francesco Sforza prese il potere. Egli sapeva che il suo diritto alla successione reggeva su basi fragilissime e perciò organizzò un elaborata cerimonia affinchè la sua assunzione di potere apparisse come una legittima investitura voluta dal popolo. →pace di Lodi Gli stati italiani stanchi dalle tante guerre, iniziarono un'attività diplomatica che sfociò nella pace di Lodi il 9 aprile 1454. La pace di Lodi costituì un accordo generale tra gli stati della penisola, che venne rafforzato dalla nascita della lega italiana. Questa alleanza fu giustificata dalla necessità di fare fronte comune contro la potenza ottomana che aveva conquistato Costantinopoli. Ma le vere ragioni furono quelle di vincolare gli stati alla sorveglianza reciproca e al comune controllo degli equilibri. → prestigio culturale Il baricentro dell'equilibrio italiano era rappresentato dalla signoria dei Medici a Firenze. Le ragioni di questa centralità furono la posizione geografica (al centro della penisola) e il suo prestigio culturale. Tutte le corti italiane erano sedi raffinate di produzione artistica che caratterizzarono il Rinascimento, dove ebbe un forte influsso il mecenatismo: a Milano si recarono Leonardo e Bramante, a Ferrara Boiardo e Ariosto, ma Firenze, dove operavano Brunelleschi e Donatello, occupava un ruolo di primo piano. Questo grazie soprattutto a Lorenzo dei Medici. → Lorenzo dei Medici e congiura dei Pazzi Lorenzo, nipote di Cosimo il Vecchio, salì al potere dopo essere scampato ad una congiura nella quale morì il fratello Giuliano. La congiura dei Pazzi fu organizzata dall'omonima famiglia con l'appoggio di papa Sisto IV, che voleva vedere la città di Firenze nelle mani del nipote Girolamo Riario. Chi aveva pianificato l'azione contava sull'appoggio del popolo per aver ucciso i tiranni, ma con Lorenzo ancora vivo le cose cambiarono e la popolazione si schierò addirittura in difesa dei Medici, sostenendo Lorenzo nella sua vendetta, fece impiccare i colpevoli della congiura fuori Palazzo Vecchio. Lorenzo fu un personaggio di grande rilievo sia nella scena politica sia culturale e questo gli conferì il titolo di "Magnifico", la sua abilità diplomatica lo rese l'ago della bilancia del delicato equilibrio creatosi tra gli stati italiani. Lorenzo morì il 9 aprile 1492 (scoperta America/inizio età moderna). → fine della libertà italiana Nel 1494 il re francese Carlo VIII, alleatosi con il duca di Milano Ludovico il Moro, scende in Italia e raggiunge facilmente Napoli. L'iniziativa, dopo la battaglia di Fornovo, fallisce, ma dimostra la debolezza degli stati italiani. Nel 1499 il re francese Luigi XII, successore di Carlo, alleatosi con Venezia e con il papa, occupa Milano. Questo sancisce la fine della libertà italiana: si consolida la spartizione della penisola tra Francia e Spagna.